Nuovi sgomberi al Ferro di cavallo «I palazzi abbattuti tra sei mesi» 

L’assessore Del Trecco annuncia: prosegue il piano per liberare l’edificio popolare di via Tavo «Le ottanta famiglie in regola avranno un’altra casa, lì arriveranno due immobili con 54 alloggi»

PESCARA. Con l’allontanamento degli inquilini che non hanno più i requisiti, prosegue il piano di Comune, Ater e Regione per svuotare il Ferro di cavallo, l’edificio popolare di via Tavo tristemente noto per lo spaccio di droga ma anche per una serie di episodi di violenza, dagli incendi dolosi ai fatti di sangue, senza tenere conto dell’abusivismo. Gli alloggi (ne sono 120, ma alcuni sono vuoti) dovranno essere tutti liberati, seguendo procedure diverse a seconda di chi li occupa perché nella maggior parte dei casi si tratta di inquilini regolari ma ci sono anche assegnatari, sui 98 totali, che non hanno più i requisiti, come le cinque famiglie allontanate tre giorni fa da Comune e Ater con la polizia municipale e la polizia, oppure che occupano quelle case senza averne titolo.
«Gli sgomberi proseguiranno», annuncia dal comune l’assessore Isabella Del Trecco che mette in evidenza un aspetto. «Ottanta delle famiglie che occupano il Ferro di cavallo si vedranno assegnare dall’Ater un’altra casa» alternativa a quella di via Tavo, e anche questo passaggio è già cominciato, visto che l’Ater ha sistemato e messo a disposizione una serie di appartamenti in altre zone della città proprio per portare a termine l’operazione Ferro di cavallo, il cui abbattimento è stato annunciato già da un po’.
«Si va avanti veloci tra sgomberi e mobilità», spiega sempre Del Trecco. «Svuotare il Ferro di cavallo, cioè, è un passaggio indispensabile, da concludere, per poi consentire all’Ater di procedere all’abbattimento, promuovendo una gara di appalto europea». Manca ancora qualche mese per arrivare alla gara, almeno un paio, per cui i lavori dovrebbero cominciare attorno alla metà del 2022». «Il programma per arrivare all’abbattimento è stato condiviso con Comune e Regione», fa presente dall’Ater il presidente Mario Lattanzio, «e lo stiamo rispettando, anche mettendo a disposizione il nostro personale per consentire le operazioni di sgombero» come quella dei giorni scorsi, che ha interessato cinque famiglie che non avevano diritto ad occupare gli alloggi. «Continueremo nella individuazione degli altri non aventi diritto, che saranno sfrattati», ha scritto su Facebook l’assessore Del Trecco dopo l’intervento di martedì, attuato con una motoscala per salire direttamente nelle case.
Il progetto va oltre l’abbattimento del Ferro di cavallo. «Gli edifici saranno buttati giù e l’area sarà riqualificata. Saranno costruite due palazzine, da 27 appartamenti ciascuna, per un totale di 54 alloggi, e saranno seguite delle tecniche innovative», conclude Del Trecco che parla del progetto per dare un nuovo volto a questa parte di Rancitelli. «Stiamo portando avanti ciò che abbiamo voluto. E riteniamo che chi vive in quelle case e ne ha titolo abbia diritto a stare in alloggi dignitosi», osserva.
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