Orione, case senz’acqua I residenti: siamo indignati

Protesta degli inquilini di via San Pio sotto al Municipio per la carenza idrica Di Mattia: la responsabilità è dell’Aca. La società: il problema sarà risolto

MONTESILVANO. «Siamo stanchi e indignati. Non ce la facciamo più». È il grido dei residenti del complesso Orione di via San Pio, costretti da oltre una settimana a dover fare a meno dell’acqua per l’intera giornata. Una situazione ingestibile per le circa 300 famiglie che abitano il complesso. Ieri mattina, una delegazione di cittadini si è riunita in piazza Diaz, chiedendo l’intervento del sindaco Attilio Di Mattia.

«Il complesso è formato da una decina di palazzine, abitate da molti bambini e anziani. Ci sono donne incinte, persone disabili. È impensabile dover rinunciare all’acqua, un bene primario, dalle 9 di mattina fino alla notte», racconta un gruppo di residenti. Il disagio, che si ripete puntuale ogni estate da diversi anni, è iniziato nel mese di giugno. «L’acqua ha cominciato a scarseggiare il sabato e la domenica. Da più di una settimana ci siamo invece trovati a non averne tutti i giorni per tutto il giorno. Un problema che si ripropone ogni anno e che abbiamo avuto anche dopo la nevicata di questo inverno», spiegano. «Le segnalazioni fatte all’Aca non sono servite a niente. A ognuno di noi viene data una risposta diversa. Il numero verde, poi, non è sempre attivo come dicono. L’autoclave c’è, ma siamo senza acqua lo stesso. Non dipende da questo». Con le temperature che salgono è difficilissimo arrangiarsi con secchi e bottiglie.

«È estate. Non ci possono lasciare senza acqua. Non possiamo nemmeno fare una doccia, lavare i piatti, cucinare. L’acqua va garantita. Pretendiamo che il problema venga risolto perché non si può più andare avanti in questo modo. Non ci interessa di chi è la responsabilità, vogliamo soltanto non avere più questo enorme disagio. Ormai siamo in uno stato di totale emergenza». È un unico coro. I cittadini chiedono e ottengono l’incontro con il sindaco che contatta l’Aca per avere spiegazioni. «La responsabilità è dell’Aca», dice Di Mattia, «l’amministrazione non ha riconfermato la fiducia al presidente uscente nell’ultima assemblea del cda, ma il voto di un Comune come Montesilvano ha lo stesso peso di quello di Comuni molto più piccoli. I cittadini hanno bisogno dell’acqua, è un bene di cui non si può fare a meno e deve essere garantito».

Un tecnico dell’Aca arriva in piazza Diaz. Il problema dell’acqua, assicura, verrà risolto entro sera, con un collegamento alla condotta idrica di Montesilvano Colle.

«Non ci resta che sperare», è l’amara constatazione dei residenti, ormai esasperati da una situazione che si ripete da troppo tempo.

Rosa Anna Buonomo

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