Ospedale di Penne, reintegrato l’infermiere sospeso

PENNE. Il manager della Asl di Pescara, Claudio D’Amario, ha reintegrato anche il terzo dipendente sospeso nel presidio ospedaliero San Massimo di Penne. Ad essere riammesso è stato l’ex assessore...

PENNE. Il manager della Asl di Pescara, Claudio D’Amario, ha reintegrato anche il terzo dipendente sospeso nel presidio ospedaliero San Massimo di Penne. Ad essere riammesso è stato l’ex assessore comunale di Penne nella giunta Di Marcoberardino, Femio Di Norscia, che ha ritrovato il suo posto di lavoro come infermiere del pronto soccorso. Il dipendente Asl, ex assessore assessore ai Servizi sociali, nel settembre del 2011 era stato colpito dal provvedimento di sospensione cautelare facoltativa dopo essere finito nella rete della giustizia penale per i fatti riguardanti lo svolgimento delle proprie funzioni d'ufficio in base al decreto Brunetta. La vicenda che ha portato Di Norscia alla sospensione, finita anche nel calderone della maxi inchiesta Operazione Vestina, che travolse in pieno la passata amministrazione pennese, era legata a delle false timbrature di gruppo avvenute nel presidio ospedaliero del capoluogo vestino.

L’infermiere, ex assessore del passato governo cittadino, era stato accusato in concorso assieme ad altri due colleghi, questi ultimi riammessi a lavoro già da diverso tempo a seguito della decisione presa del giudice del lavoro. Di Norscia, fuori servizio fino a qualche giorno fa con una sospensione di ben cinque anni, era stato accusato di essersi fatto timbrare il cartellino dai colleghi e d’aver falsificato dei permessi lavorativi sostenendo di dover partecipare a delle riunioni di giunta.

Alla base della decisione di reintegro decisa dal manager Asl D’Amario, e di cui hanno beneficiato in tutto altri sei dipendenti, tra indagati e imputati, secondo quanto si legge dalle delibere, ci sarebbe anche l’atavica carenza di personale che affligge la sanità locale e che non consentirebbe l’assunzione a tempo determinato di altro personale. Ad agevolare e favorire il reintegro anticipato di Di Norscia come infermiere del pronto soccorso pennese, comunque, anche alcune lacune e incongruenze emerse nel carteggio che, in meno di un anno, hanno ammorbidito notevolmente la posizione dell’ex assessore comunale e favorito la sua professata innocenza.

Attraverso le delibere del 14 giugno scorso, dalla 623 alla 629, D’Amario ha fatto retromarcia sulle sue decisioni e, con un repentino colpo di spugna, ha cancellato le sospensioni e restituito alle loro attività lavorative quei lavoratori dipendenti che, tra indagati e imputati, percepivano solo la metà dello stipendio.

Francesco Bellante

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