Il sindaco Alessandrini con la delegazione di Fuzhou

Pescara, i cinesi sono pronti a investire nel progetto del nuovo stadio 

Delegazione di Fuzhou in Abruzzo per sviluppare i rapporti economici e commerciali. Il direttore della municipalità: «Interessati al business per il futuro impianto sportivo»

PESCARA. Nel progetto per la realizzazione del nuovo stadio di Pescara potrebbero entrare anche i cinesi. Lo ha detto ieri il direttore della municipalità di Fuzhou Huang Jilin, in visita con una delegazione al capoluogo adriatico per rinsaldare l’intesa tra Pescara e la città cinese, che conta 8 milioni di abitanti, in modo da sviluppare i rapporti economici e commerciali nell’ambito del progetto chiamato «Football town program».
Progetto ideato dalla società d’ingegneria abruzzese Proger, in collaborazione con il Centro estero delle Camere di commercio d’Abruzzo e il Pescara calcio. «Siamo interessati al vostro progetto per la costruzione del nuovo stadio», ha detto Jilin. Un interessamento che potrebbe presto trasformarsi in investimenti di denaro fresco. Proprio quello che ci vuole per far decollare l’ambizioso progetto che prevede, oltre alla realizzazione di un nuovo stadio con negozi e ristoranti nelle vicinanze di via Pantini, anche una piscina comunale, altri impianti sportivi e un campus universitario al posto del campo Flacco, in via Pepe. La delegazione cinese è stata accolta ieri in Comune, a distanza di poche settimane dalla firma del protocollo d’intesa siglato in occasione dell’ultima missione in Cina del sindaco che si è svolta ai primi di giugno, e resterà in Abruzzo fino a domani, per una tre giorni di incontri e visite istituzionali. La delegazione è accompagnata dal sindaco Marco Alessandrini, dall’amministratore delegato di Proger Umberto Sgambati e dal manager Nicola Di Mascio, dal presidente del Pescara calcio Daniele Sebastiani, dal presidente della Camera di commercio Daniele Becci, rappresentato ieri da Carmine Salce. «Sosteniamo un progetto», ha spiegato Alessandrini, «che è riuscito a conquistare grande attenzione a Fozhou. In Cina c’è una crescente passione per il calcio ed è un percorso che ci consente un prezioso scambio non solo economico, ma anche culturale e sportivo, con Pescara che vuole fungere da motore di questo progetto». «Lo schema studiato», ha fatto presente, «è quello della Football town, ossia costruire in diverse città un nuovo stadio, intorno al quale realizzare tanto una football accademy, con una scuola di calcio e spazi commerciali di elevata qualità».
Nell’ambito di questa operazione, si sono inseriti Proger spa e Centro estero delle Camere di commercio e Pescara calcio con l’obiettivo di entrare nel mercato cinese, partendo dal calcio per arrivare alla cultura, moda, enogastronomia e design. «In pratica», ha sottolineato Alessandrini, «tutto ciò che fa made in Italy, o meglio made in Abruzzo».
Sgambati ha avvertito che molte aziende cinesi vorrebbero investire in Italia e, in particolare, in Abruzzo e in questo senso si potrebbe aprire un discorso che riguarda la costruzione del nuovo stadio a Pescara. «La Cina punta molto sul calcio», ha osservato Sebastiani, «e noi potremmo essere quelli che possono fungere da traino per il made in Abruzzo in Cina. Vogliamo sviluppare un rapporto calcistico importante. A luglio, tre nostri tecnici andranno in Cina a fare degli stage ai calciatori cinesi e ad agosto alcuni di questi ragazzi cinesi verranno in Abruzzo. In Cina ci sono investitori interessati al nostro calcio, ne sono un esempio Milan e Inter».
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