«Pescara in declino, colpa di Mascia e Testa»

Di Biase (Udc) boccia sindaco e presidente della Provincia, Masci sostiene Fiorilli per le primarie

PESCARA. La corsa di Luigi Albore Mascia per rifare il sindaco di Pescara rischia di essere ostacolata da un altro partito alleato. Dopo il capogruppo l’Udc-Ppe Vincenzo Dogali, che si è espresso senza mezzi termini contro la sua ricandidatura, ora anche il capogruppo dell’Udc Licio Di Biase prende le distanze dal primo cittadino. I due centristi, pur separati in casa con due gruppi che tuttavia fanno capo allo stesso partito dell’Udc, sembrano pensarla allo stesso modo.

E si fa sempre più probabile il ricorso, per la prima volta nella storia del centrodestra, alle primarie per la scelta del candidato sindaco. In proposito, è già pronto a scendere in campo il vice sindaco e assessore al traffico Berardino Fiorilli, sostenuto dal leader della sua stessa lista civica, Pescara futura e cioè l’assessore regionale Carlo Masci. Quest’ultimo si presenterà alle elezioni regionali. Ha già preparato la lista civica, trasformando il vecchio nome di Rialzati Abruzzo in Abruzzo futuro-Chiodi presidente.

Ma torniamo alle critiche espresse da Di Biase, anche nei confronti del presidente della Provincia Guerino Testa e dei consiglieri regionali dell’ex Pdl. «C’è una miriade di riserve di natura politica nei confronti di una maggioranza che non è riuscita ad incidere nella vita della città», ha affermato il capogruppo dell’Udc, «anzi, con la propria disattenzione ha determinato un forte impoverimento sociale ed economico. Abbiamo constatato come Pescara stia diventando la Cenerentola della regione». «Emergono con chiarezza», ha proseguito, «i problemi di fronte a cui non ci sono attenzioni da parte delle maggiori forze di governo e in particolare dell’ex Pdl, forte del sindaco di Pescara, del presidente della Provincia e di sette consiglieri regionali, che non sono riusciti ad attivare un’azione per salvaguardare le infrastrutture, come il porto, la stazione ferroviaria e ora l’aeroporto. Opere centrali per una realtà che vive di terziario e servizi. Il nostro voto favorevole sul bilancio in consiglio comunale è stato solo un atto di responsabilità nei confronti della città». Di Biase ha criticato persino l’assessore alla cultura Giovanna Porcaro, anche lei centrista: «La riapertura del teatro Michetti, il recupero del mosaico romano e l’apertura del Parco archeologico in cinque anni non hanno avuto alcun interessamento, soprattutto da parte degli assessori alla cultura».

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