Pescara in maglietta, ora il dialetto si indossa: «Boom di vendite» / FOTO

1 Settembre 2025

Raffigurano i volti simbolo della città e le frasi tradizionali più iconiche. E vanno a ruba anche tra i vip: tutti pazzi per “Gente di mare”

PESCARA. Basta una maglietta per sentirsi a casa. Una scritta in dialetto, un disegno che strappa il sorriso, oppure un motto che racchiude in poche parole l’anima abruzzese. Il dialetto non si perde: si indossa. E lo si rappresenta, al meglio della sua essenza, con i piccoli e semplici gesti come il tradizionale arrosticino, i detti comuni conosciuti ormai in tutto il mondo. Sulle t-shirt spuntano aforismi irresistibili come frechete o oppelamajella, ma anche provocazioni cult come “Pino, Ennio e Gabriele”, indovinello stampato che incuriosisce turisti e fa sorridere i pescaresi. In prima linea a promuovere la moda abruzzese ci sono i commercianti. Un prodotto apprezzatissimo dagli abruzzesi ma anche dai turisti che scelgono le maglie come gadget da portare a casa per ricordare e raccontare l’Abruzzo. E i numeri parlano chiaro: il prodotto è apprezzatissimo. Da Dolci sport in due anni le maglie con i detti abruzzesi hanno registrato vendite per un numero che supera le cifre a tre zeri. Vanno a ruba, soprattutto durante il periodo del campionato, le maglie “100% Gente di mare”.

Non solo allo stadio. La maglia “Gente di mare” è arrivata in tutto il mondo grazie al contest social lanciato da David Piperno del negozio 18 MetriQuadri in via Trento, produttore ufficiale della t-shirt che parla tutto pescarese. «Piacciono a tutti, sono una bomba», dice David, l’ideatore della maglia indossata anche dai vip come Giuseppe Cruciani, conduttore del noto programma radiofonico in onda su Radio24, dal campione di pallanuoto Manuel Estiarte e dal presidente del Pescara Daniele Sebastiani. La produzione delle maglie è iniziata lo scorso aprile dopo un’attenta analisi di quella che David e il suo staff hanno definito essere «le caratteristiche del pescarese doc», dice, «abbiamo ragionato molto su quello che vediamo in giro per la città e come il pescarese vive il mare perché questa città è legatissima al mare. Ogni pescarese ha una buona dose di caparbietà, furbizia, ironia e tante altre caratteristiche descritte sul retro della maglia». Ma soprattutto il mare, perché, dice David, «a noi basta quello per stare bene». E le t-shirt vanno a ruba tanto che durante i giorni di chiusura del negozio per ferie lo staff ha dovuto provvedere a fare delle ristampe. «In una sola estate vendute più di mille», dicono dal negozio che si prepara già a fare la collezione invernale di Gente di mare.

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Inconfondibili in tutto il mondo, basta leggere frechete o Sta bone Rocche, sta bone tutta la Rocche su una maglia per capire che la provenienza è abruzzese. Sono oltre 40 gli aforismi che Dolci Sport in via Roma stampa ogni giorno sulle maglie ormai famosissime e rese comprensibili a tutti grazie alla traduzione. «Sotto il detto abruzzese abbiamo inserito la traduzione della frase come fosse un dizionario», dice Luciano Dolci che insieme ai fratelli Marina e Adolfo vendono migliaia di maglie l’anno. Un’idea nata da un gruppo di amici, quando Luciano ha pensato di stampare la prima maglia Ardètece li cannilìcchie! in occasione di una cena amarcord con gli amici. «Da lì è uscita la moda perché abbiamo provato a metterla in vendita ed è andata a ruba. Ora anche i clienti ci suggeriscono le frasi», dice. E ogni maglia è un lavoro di squadra: «C’è Paolo Iarussi che ci supporta nella traduzione e pronuncia dall’abruzzese all’italiano grazie alla sua passione per il nostro dialetto. Margherita e Cristina, figlie di Luciano, si occupano della traduzione in inglese facendo attenzione nel passare lo slang e l’enfasi di ciò che dice il “detto Abruzzese” ed Ezio Mancini e i suoi figli Valerio e Fabrizio che ci hanno convinti e fornito il macchinario per stampare in negozio».

Ma non solo famosi aforismi. Pescara in estrema sintesi è anche “Pino, Ennio e Gabriele”: le magliette che turbano le notti dei cittadini più dotti, con una temibile domanda: ma Pino, chi è?. «È un indovinello divertente», dicono dall’Officina delle Invenzioni lungo corso Manthonè che ha proposto le maglie dedicate a Gabriele d'Annunzio, Ennio Flaiano e il pino d’aleppo in occasione del Fla 2019. «Ogni anno sono un grande successo, sia per gli adulti che per i bambini. Siamo arrivati a venderne anche tre al giorno», dicono i due ideatori che hanno stampato il logo anche sulle tazze.

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