Pescara: l'ultimo abbraccio a Rosati, il re delle targhe

Emilio, figlio del fondatore del negozio di coppe e timbri in corso Vittorio, ucciso da un infarto a 54 anni . I funerali svolti a Montesilvano

PESCARA. Cordiale, sorridente e benvoluto da tutti. Un uomo buono, che nella sua lunga esperienza lavorativa come venditore di targhe e timbri non ha mai avuto screzi né contrasti con nessuno. Emilio Rosati, ex titolare dell’omonima attività in pieno centro, in via Nicola Fabrizi, e dipendente nel negozio del figlio Mattia, a Montesilvano, è morto a 54 anni a causa di un attacco cardiaco dopo che mercoledì, nella giornata della Festa dei lavoratori, aveva pranzato in famiglia come sempre.
I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio alle 15,30 nella parrocchia Beata Vergine Maria Madre della Chiesa in via Sele, a Montesilvano, dove si sono stretti a lutto la moglie Patrizia, i figli Erika e Mattia, il genero Cristian, la madre Rita, il fratello e la sorella e le nipotine Kendra e Keira, ma anche tantissimi familiari, amici di sempre e semplici conoscenti che hanno voluto salutare per l’ultima volta Emilio Rosati con un fiore o con una preghiera.

La sua lunga esperienza come venditore di targhe e timbri, Emilio Rosati l’ha ereditata dal papà Osvaldo, che nel 1954 aveva aperto un negozio storico lungo corso Vittorio Emanuele, a Pescara. Dopo la chiusura dell’attività in via Nicola Fabrizi, avvenuta circa due anni fa, è stato il figlio Mattia a raccogliere il testimone e ad aprire un negozio a Santa Filomena, a Montesilvano, dove il papà Emilio lavorava come dipendente. (y.g.)
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