Pescara, musica e cibo multietnico all'Avis / FOTO

Festeggiato il progetto vincitore di un concorso

PESCARA. Una platea multirazziale ha festeggiato, sabato scorso, l'avvio del progetto del Csv Pescara «United colors of Avis - Tutti i colori della donazione». Il progetto è stato finanziato interamente dal Csv di Pescara e si è classificato primo nel bando 2011 per le attività di promozione della cultura del volontariato e di formazione. Il progetto proseguirà da gennaio con incontri formativi sull'integrazione e la donazione.

L'evento di sabato, realizzato con la collaborazione di Avis Abruzzo e le associazioni Movimentazioni, Baobab Pescara e Comunità Eritrea in Abruzzo, si è svolto alla libreria Primo Moroni, di Pescara e si è posto l'obiettivo di stimolare l'integrazione tra le comunità immigrate nella realtà socio-sanitaria locale attraverso la donazione del sangue.

E' stato possibile, per esempio, visitare l'autoemoteca, l'unità mobile di raccolta dell'Avis di Pescara, in modo da poter meglio comprendere, grazie alla disponibilità dei medici prelevatori dell'Avis, i risvolti tecnici e pratici di questo atto.

«Occasioni di questo genere di condivisione collettiva confermano che la donazione è un atto gioioso e alla portata di tutti», spiega Marco Cozza, presidente Avis Pescara, che insieme al presidente regionale Pasquale Colamartino e al direttore sanitario Aldo Spanò, è stato presente per l'intero pomeriggio.

Durante la giornata «Il giromondo», il laboratorio creativo interculturale, curato da Barbara Magliani e Fiorella Paone, ha sensibilizzato alla diversità bambini dai 3 ai 9 anni con letture e attività manuali. Successivamente, nella presentazione del saggio «Antropologia della donazione», di Annamaria Fantauzzi, docente di Antropologia culturale e medica all'università di Torino-Cermes-Cnr-Ehess Parigi, è stato approfondito il rapporto che intercorre tra medico e donatore e le motivazioni socio-culturali che portano un italiano e un extracomunitario a scegliere di donare il sangue. La serata si è conclusa di fronte all'autoemoteca, con l'aperitivo etnico «L'Africa racconta», realizzato in collaborazione con l'associazione Comunità Eritrea in Abruzzo. I maestri del gruppo Baobab Ismael Kantè e Pino Petraccia, hanno coinvolto abruzzesi e immigrati nella musica tradizionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA