COVID / LA RIPRESA

Pescara "taglia" la movida, le vicine Montesilvano e Francavilla no: "Venite da noi" / VIDEO

Il sindaco Carlo Masci conferma il rischio assembramenti e di conseguenza la regolamentazione delle aperture dei locali di notte. Il collega Antonio Luciani: "Da noi invece potete lasciare l'orologio a casa"

PESCARA. In città c'è rischio di assembramenti-covid con la movida. Al punto che il Comune vara una regolamentazione degli orari con le chiusure dei locali a mezzanotte e mezza da domenica al giovedì e all'1,30 di venerdì e sabato notte. Nelle vicine e contigue Montesilvano e Francavilla invece questo rischio non esisterebbe tanto che i sindaci ritengono non opportuno intervenire sugli orari. Anzi, il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, va "all'attacco" dei clienti della notte di Pescara e - come riportato anche dall'agenzia Ansa - li invita dalla sue parti: "Venite tutti da noi e lasciate l'orologio a casa".

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Ieri a Pescara il consiglio comunale ha approvato un apposito ordine del giorno, e oggi è previsto che il sindaco, Carlo Masci, firmi l'ordinanza sugli orari della movida, che entra subito in vigore e fino all' 8 luglio. Gli operatori e le associazioni di categoria contestano gli orari. Dopo la seduta del Consiglio, Masci ha incontrato le associazioni di categoria, che lamentano lo scarso coinvolgimento nelle decisioni.

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Dato l'orario, il primo cittadino ha deciso di rimandare a oggi la firma. «L'impianto resta quello - dice il sindaco - ma dopo il confronto stiamo facendo le ultime valutazioni. Ci tengo a precisare che non è un'ordinanza coprifuoco, è una regolamentazione degli orari. Pescara ha una grande capacità di concentrazione di persone, soprattutto in centro, e quindi c'è bisogno di regolamentare». Il primo cittadino garantisce comunque che gli orari verranno rivisti a luglio e ad agosto, sottolineando che questo periodo serve anche a «verificare comportamenti e rispetto delle regole».

Al centro del dibattito c'è l'annosa questione dei residenti di piazza Muzii - distretto food and beverage più grande d'Abruzzo, nel cuore del capoluogo adriatico - che da tempo si lamentano per la confusione e i rumori. Se la scorsa estate l'emergenza sanitaria aveva consentito orari più rigidi (solo ad agosto erano stati più ampi), quest'anno, con il passaggio in zona bianca, operatori e associazioni di categoria auspicavano che la priorità fosse esclusivamente il rilancio dell'economia.