criminalità

Pescara, villa confiscata al clan rom di Rancitelli

Forze dell'ordine in via Sacco per eseguire il decreto emesso dal tribunale. La villa era disabitata ma gli infissi e i sanitari erano stati danneggiati

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PESCARA. Nuovo decreto di confisca emesso dal tribunale di Pescara nell'ambito dell'applicazione di misure di prevenzione patrimoniali a carico di alcuni componenti di nuclei familiari di etnia rom residenti a Pescara. Oggetto della confisca, un appartamento al piano terra di una palazzina di via Sacco, nel quartiere Rancitelli. All'arrivo delle forze dell'ordine, la casa era disabitata e con danni importanti a infissi e sanitari. All'esecuzione hanno partecipato Polizia, Carabinieri, Municipale, Vigili del Fuoco, croce rossa, oltre agli assistenti sociali del Comune di Pescara.

Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene
(dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)

 

La confisca del bene da parte dell'ANBSC (Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati), arriva dopo un'articolata proposta avanzata dalla Polizia di Stato, Divisione Polizia Anticrimine della Questura, in un contesto di confisca di ulteriori beni mobili e immobili del valore stimato complessivamente in circa 4 milioni di euro.

L'attività della Divisione Anticrimine si inserisce nel quadro di quelle finalizzate all'aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, che hanno già portato all'esecuzione di numerosi sequestri e confische di beni nell'ambito di diverse operazioni effettuate dal 2007 ad oggi, con l'adozione di provvedimenti ablativi per complessivi 35 milioni di euro e l'irrogazione di misure personali nei confronti di 122 persone.