Più contagi e ricoveri Ma scendono i morti 

Improvvisa inversione di tendenza: le vittime sono quattro

Scendono i decessi, ma tornano a salire i contagi da Covid, soprattutto nella provincia di Teramo. I dati di ieri sono inaspettatamente in controtendenza. Su base settimanale, infatti, in Abruzzo i contagi sono in calo e tutti i numeri, tranne che per l’indice Rt, sono in sostanziale miglioramento. In altre parole, l’Abruzzo ha numeri da zona gialla da quasi cinque settimane ed è passato da tempo a un indice di rischio basso. La provincia di Pescara è addirittura quasi in zona bianca. Questo non significa, però, che l'Abruzzo sia fuori dall'emergenza. E i numeri di ieri lo dimostrano. La raccomandazione degli esperti che compongono il tavolo della Cabina di regia del Ministero è stata quella di mantenere alta la guardia, soprattutto in vista del 26 aprile, quando torneranno le zone gialle.
I CASI. I nuovi positivi sono stati 258 e tra questi una bambina di 5 mesi della provincia dell'Aquila e un'anziana di 94 anni della provincia di Teramo.
Nelle ultime 24 ore risultano guarite oppure dimesse 25 persone, ma gli attualmente positivi tornano a risalire e sono 229 in più. Dati che mostrano un andamento altalenante dei contagi ma che rimangono comunque circoscritti all'interno di un determinato intervallo. Il numero di tamponi molecolari analizzati ha raggiunto ieri quota 4.223, portando il totale dei test analizzati dall'inizio della pandemia a 969.012.
I tamponi antigenici testati sono stati invece 2.053. Il rapporto giornaliero tra test molecolari eseguiti e positivi è stato quindi del 6.1%, mentre il giorno precedente era di 3.7%. L'Abruzzo rimane comunque tra le regioni con lo scenario più rassicurante e con un indice a rischio basso. Il Comune con il maggior numero di casi giornalieri è risultato, sempre ieri, Giulianova con 25 casi in 24 ore, seguito da Avezzano con 19, Martinsicuro con 13 e Lanciano con 11. Un ultimo dato statistico che può interessare: dall’inizio della pandemia è stata contagia una persona su 18 in Abruzzo pari al 5,362% della popolazione.
I DECESSI. Una giornata di parziale tregua quella di ieri per quanto riguarda i decessi con un dato che è tra i più bassi delle ultime settimane. Quelli segnalati, tutti uomini, sono quattro e riguardano un 80enne di Pescara, un 79enne di Avezzano, un 69enne di Pescara e un 66enne di Città Sant'Angelo. Ma nell'ultima settimana i morti sono stati 83, a fronte degli 81 della settimana precedente. In quelle prima erano stati 64, 103 e 75. Numeri che mostrano come i decessi non vadano di pari passo con la situazione dei contagi ma hanno tempi e dinamiche diversi. Dall'inizio dell'anno le vittime del Covid in Abruzzo sono state 1.076 mentre risultano 2.333 dall'inizio della pandemia.
I RICOVERI. La curva dei ricoveri in terapia intensiva ieri è tornata a salire anche se il numero dei posti letto occupati e che riguardano il Covid è da circa un mese al di sotto della soglia di allerta. Due giorni fa e per la prima volta dopo mesi, il dato era sceso al 25%, una delle percentuali più basse a livello nazionale. Solo cinque regioni hanno un tasso di occupazione più basso.
Oggi però il tasso di occupazione è tornato a salire fino al 26.5% cioè 3.5 punti al di sotto della soglia di allarme del 30 per cento.
I posti occupati, sul totale disponibile in Abruzzo nelle terapie intensive, sono 56 (+2). Ieri quindi il tasso d’occupazione è salito dell'1.5 per cento giornaliero. Questo dimostra che sono sufficienti anche 2-3 giorni con pochi decessi e con nuovi ingressi in terapia intensiva per tornare sopra la soglia di allerta. Basti pensare che in 24 ore i nuovi accessi in terapia intensiva sono stati 6. Dall'inizio dell'anno sono finite in terapia intensiva in Abruzzo 482 persone, 34 nell'ultima settimana, mentre in quella precedente erano state 33 e in quelle ancora prima 34 e 59.
Per quanto riguarda infine i posti in medicina Covid, il tasso di occupazione è al 34%, in questo caso ben sei punti percentuali sotto la soglia di allerta del 40 per cento.