Piscina provinciale, gara di solidarietà per l’Orione

Il consigliere regionale Sclocco prepara un’iniziativa a sostegno dell’associazione che da undici anni gestisce la struttura a rischio chiusura per un contenzioso

PESCARA. Fabrizio ha iniziato a nuotare da quando aveva due mesi e da allora non ha più smesso. Oggi ne ha 27 e non ha mai dimenticato quando galleggiava sorretto dalle braccia possenti di Matteo Iacono, il presidente dell’associazione sportiva Orione che dal 2002 gestisce la piscina provinciale e che oggi rischia di essere mandato a casa assieme ad altri duecento ragazzi disabili che frequentano la struttura. La storia di Fabrizio che ha ritrovato la gioia e l’integrazione tra le corsie di via Einaudi si rispecchia nel sorriso di Katia, che racconta con orgoglio di quando ha attraversato a nuoto lo Stretto di Messina «senza indossare le pinne come hanno fatto i carabinieri», ma anche negli occhi lucidi di Ivana Petrini, mamma di Alessandro, che si commuove pensando che Iacono per suo figlio è stato «un istruttore, un padre e un fratello» perché «gli è stato vicino nei momenti più bui della sua vita e lo ha trasformato in un atleta internazionale che ha portato a casa quattro titoli mondiali». La sofferenza delle famiglie che potrebbero perdere una piccola oasi di serenità a causa di un contenzioso economico tra la Provincia e l’associazione - 17mila euro di affitto non pagato e altri 100mila di bollette richieste da Palazzo dei Marmi, a fronte di 23mila euro di lavori alle caldaie eseguiti dall’Orione e una serie di interventi di riparazione per 250 mila euro promessi e mai realizzati - si tramuta in rabbia nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni «che non hanno a cuore la vita dei nostri ragazzi». Fino a spingere i genitori a dire a voce alta che «chiunque ha intenzione di chiudere la piscina dovrà passare sui nostri corpi». Il dolore dell’intera comunità disabile che ruota intorno al centro provinciale è raccolto dai rappresentanti del Coni, delle organizzazioni sportive abruzzesi e dalla consigliera regionale del Pd Marinella Sclocco che si sono uniti per promuovere una gara di solidarietà. Il 22 dicembre, in occasione della tradizionale 24 ore di nuoto, l’invito rivolto a tutti i cittadini di Pescara, alle associazioni, agli atleti e ai rappresentanti delle istituzioni è di brindare assieme a Matteo Iacono e ai suoi ragazzi offrendo un contributo di solidarietà di 10 euro per sostenere la causa dell’associazione. «Non siamo inadempienti», scrolla la testa il presidente dell’Orione, «ogni giorno diamo alla città una contropartita notevole, non in termini economici ma di valore umano. Abbiamo istruttori disabili che seguono persone normodotate in un posto strategico che si trova al confine tra due quartieri chiave, Rancitelli e San Donato, oltre a un servizio tecnico qualificato che abbiamo messo gratuitamente a disposizione del Volta». «Abbiamo diritto alla piscina», aggiunge Ivana Petrini, «10 anni fa noi genitori abbiamo pulito la vasca con le nostre mani senza l’aiuto di nessuno. Abbiamo strappato persino le erbacce dal giardino per offrire un ambiente sano ai nostri bambini che oggi sono diventati uomini. Dobbiamo tutto a Iacono e all’Orione. Anche il presidente Testa dovrebbe essergli riconoscente». I genitori dei disabili escludono in toto la possibilità di portare i loro figli in un’altra squadra: «Non sarebbe affatto la stessa cosa», aggiunge un’altra donna, «loro si sentirebbero persi perché non frequentano la piscina solo per allenarsi, ma anche per smussare i propri problemi personali. Senza contare che non possiamo permetterci spese aggiuntive».

Ylenia Gifuni

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