COVID A PESCARA

Primarie e medie, a casa 250 alunni: una scuola su due pronta a chiudere

Il dato della commissione Pubblica istruzione dopo la prima settimana di lezioni. Il vice sindaco Santilli alla Asl: "Tamponi costanti alle superiori direttamente nelle classi". Cisl Scuola: "Nessun tracciamento per i positivi"

PESCARA. Con l'aumento dei contagi, che ieri sono stati 302 in città (su un totale di 817 in tutta la provincia), cresce il numero degli studenti costretti a casa dal Covid, a Pescara. A una settimana dallo screening di massa sulla popolazione studentesca, che sabato e domenica scorsi ha visto la partecipazione solo di una piccola parte degli interessati, il dato dei bambini e dei ragazzini positivi o in quarantena fiduciaria che frequentano le scuole dell'infanzia, le primarie e le medie si attesta sulle 250 unità, con metà dei presidi contrari a tenere le scuole ancora aperte. Sul fronte dei vaccini, invece, la campagna della Asl prosegue a ritmo costante e si sta organizzando una "Open night", una serata dedicata alla vaccinazione degli ultra cinquantenni, considerati i nuovi obblighi di Green pass rafforzato per chi ha superato i 50 (e senza vaccino si rischierà anche la multa).

CONTAGI A SCUOLA. Una settimana fa, quando è stato effettuato lo screening degli studenti, sono emersi 113 casi di positività tra i 5.171 giovani sottoposti a tampone. E all'inizio della settimana erano 600 gli alunni in Dad, alle superiori. Ieri, tra i ragazzini di infanzia, elementari e medie, risultavano circa 250 alunni costretti a rimanere a casa, come annunciato dal vice sindaco Gianni Santilli nella riunione della commissione Pubblica istruzione presieduta da Fabrizio Rapposelli. «Il dato emerge dalla Serenissima, che gestisce le mense. La situazione era prevedibile», commenta Santilli ricordando l'esito dello screening e rilanciando le «solite raccomandazioni» per evitare i contagi. Il vice sindaco ritiene che il monitoraggio sia «fondamentale, con i tamponi» e che lo screening debba «proseguire, alle superiori, per cui proporrò di farlo direttamente in aula» anche se «è necessaria una certa forza, da parte della Asl, e non so se ce l'ha», per la disponibilità di personale. «Nei prossimi giorni tornerò alla carica e vedremo come organizzarci», prosegue.Sempre nel corso della commissione è emerso che «nei dieci istituti comprensivi, 5 dirigenti sono favorevoli e 5 sono contrari all'opportunità di mantenere le scuole aperte ma la discrezionalità su questa scelta non spetta al sindaco», spiega invece Rapposelli.

MASCHERINE INTROVABILI. In commissione si è parlato anche delle mascherine per bambini: «In aula», dice Rapposelli, «devono indossare le Ffp2 ma sono introvabili, per cui continuano a usare le mascherine tradizionali con un supplemento di controlli da parte degli insegnanti».

VACCINI AGLI OVER 50. Il numero dei vaccini somministrati ieri in tutta la Asl (il coordinatore della campagna è Rossano Di Luzio) è di circa 4.700 dosi e si sta lavorando per organizzare degli appuntamenti straordinari. Uno è quello che dovrebbe svolgersi giovedì prossimo: una "Open night" in tutti i centri vaccinali della provincia, dalle 20 alle 23.30 circa, per assicurare la prima dose a tutti coloro che, avendo superato i 50 anni, devono sottostare all'obbligo vaccinale e dal 15 febbraio dovranno presentare il Green pass rafforzato per andare a lavoro. Per i bambini, invece, potrebbe essere organizzata sabato una giornata alla ex stazione di Porta Nuova: 600 le dosi e le prenotazioni dovrebbero essere aperte martedì. Continua l'allestimento del nuovo centro vaccinale a Palazzo Fuksas di via Volta: richiesti gli arredi, l'apertura è prevista nella settimana del 24 gennaio.

PRONTO SOCCORSO. Ieri in commissione Politiche sociali del Comune, presieduta da Maria Rita Carota, si è parlato con l'assessore Nicoletta Di Nisio dei problemi di sovraffollamento del pronto soccorso ed è emerso che «il 70% sono accessi impropri, per lo più codici verdi e bianchi che potrebbero essere trattati in modo diverso, in quanto di minor rilievo. E i medici di base potrebbero essere di supporto. Se ne parlerà nella prossima riunione del comitato ristretto dei sindaci della Asl, presieduto dal sindaco Masci», annunciano Carota e Di Nisio.

L'ALLARME DELLA CISL SCUOLA: "Nessun tracciamento per i positivi".

Le organizzazioni sindacali della scuola sono state informate dai rappresentanti della Regione Abruzzo, in una riunione del Tavolo regionale interistituzionale previsto dai protocolli COVID, dell’impossibilità delle ASL di procedere al tracciamento dei contatti di chi risulta positivo al COVID per l’elevatissimo numero di casi. Il passaggio da poche decine o centinaia di casi giornalieri a diverse migliaia di contagi al giorno ha di fatto prodotto l’impossibilità del contact tracing. Tra le criticità riportate, anche a seguito di un monitoraggio fatto dall’USR Abruzzo nelle scuole abruzzesi, è stato evidenziato il ritardo o la mancata fornitura alle scuole delle  mascherine FFP2 dove invece doveva essere garantito dal giorno di rientro a scuola. Inoltre la regione ha evidenziato le enormi difficoltà sia per la campagna vaccinale sia per gli  screening per la scarsità di personale, nonostante l’impiego dei numerosissimi volontari.  Sono appena 159 i casi di sospensione in regione per il personale che si è sottratto all’obbligo vaccinale ovvero una percentuale intorno allo 0,5%, quindi mediamente meno di una unità di personale per ogni istituzione scolastica. Anche le percentuali di assenza del personale sono di appena il 5-10% maggiori di quelle solitamente registrate negli anni precedenti al COVID. In definitiva, docenti e ATA, in percentuali elevatissime e prossime alla totalità, stanno garantendo il normale funzionamento della scuola in presenza in Abruzzo.