Promosso il progetto per il nuovo porto Ora partono i lavori 

Il comitato Via dà parere favorevole con alcune prescrizioni Pronti 15 milioni di euro per il primo intervento al molo nord

PESCARA. Il comitato di coordinamento regionale per la Valutazione d’impatto ambientale (Via) esprime parere favorevole al progetto di deviazione del porto canale di Pescara, attraverso la costruzione di una parte del molo nord e il completamento del pannello di foce. Ma allo stesso tempo impone alla Regione il rispetto di una serie di prescrizioni.
IL MASTERPLAN L’Arap, l’azienda appaltante, per poter usufruire dei 15 milioni di euro stanziati con il Masterplan per l’avvio delle opere previste nel piano regolatore portuale e per evitare ripercussioni negative sull’ambiente, dovrà attenersi ad alcuni paletti ed eseguire opere di mitigazione e compensazione nella fase di esecuzione dei lavori. In particolare saranno necessari alcuni approfondimenti sul livello di sicurezza idraulica del tratto finale del fiume Pescara, in seguito alla realizzazione delle nuove opere di completamento e potenziamento dello scalo, e dovranno essere delimitate l’area di vegetazione predunale e quella dove storicamente nidifica il fratino, in accordo con Comune e Wwf.
IL TAGLIO DELLA DIGA Dopo il taglio di 70 metri della diga foranea, il dato positivo è che si potrà procedere con il progetto esecutivo e con l’avvio delle procedure d’appalto per la realizzazione del pennello a mare di protezione della nuova foce fluviale, della scogliera di raccordo con la diga foranea e della scogliera emersa che si collega alla spiaggia a nord-ovest. I lavori cominceranno dopo la stagione estiva e consentiranno, come si legge nel parere del comitato Via, il ripristino «delle necessarie condizioni di sicurezza venute a mancare a seguito dell’apertura del varco nella diga», oltre a «una migliore protezione dell’attuale litorale limitrofo al porto che con l’apertura del varco si trova evidentemente esposto agli eventi ondosi di bora». «È una decisione», esulta il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, «che di fatto riavvia l’intera procedura, superando il pasticcio ereditato dal precedente governo regionale del presidente D’Alfonso».
IL MOLO NORD «Il comitato Via», sottolinea Enzo Del Vecchio, componente del comitato regionale di gestione portuale, «ha dato il parere favorevole alla costruzione della prima parte del molo nord, finanziata con 15 milioni di euro del Masterplan della precedente amministrazione regionale: è la prima fase dei lavori dopo l’apertura della diga foranea. A questi seguiranno gli interventi di completamento del molo nord, finanziati con 16 milioni di fondi Cipe, e il nuovo molo sud. Si tratta dell’avvio delle opere previste nel prg portuale che finalmente restituiranno a Pescara e alla regione un porto con tutte le conseguenze positive connesse: evitare l’insabbiamento dell’avamporto, riattivare il collegamento con la Croazia e definire le politiche turistiche e commerciali che oggi sono quasi completamente assenti».
LE PRESCRIZIONI Tra le prescrizioni evidenziate c’è il divieto di posizionare sull’arenile i materiali di cantiere demoliti, l’acquisizione delle autorizzazioni per il dragaggio, ripascimento e riutilizzo dei sedimenti, l’utilizzo della viabilità comunale per il trasporto dei massi nel rispetto della mappatura acustica, il divieto di emissione di polveri inquinanti nell'aria, compreso il Pm10, il rilievo della linea di costa a 300 metri a nord delle opere realizzate e a sud dell’imboccatura del porto turistico e l’obbligo di riutilizzare le sabbie per il ripascimento delle spiagge.
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