«Quella barriera sarà un pericolo per la navigazione»

PESCARA. Una bocciatura in piena regola al progetto del “serpentone” in mare arriva dalla marineria pescarese. Il presidente dell’Associazione degli armatori Mimmo Grosso definisce le barriere mobili,...

PESCARA. Una bocciatura in piena regola al progetto del “serpentone” in mare arriva dalla marineria pescarese. Il presidente dell’Associazione degli armatori Mimmo Grosso definisce le barriere mobili, per trasportare oltre la diga foranea l’acqua inquinata del fiume, inutili e pericolose. «Appena ho visto il progetto», dice, «ho espresso subito la mia contrarietà all’ipotesi di installare delle barriere mobili in mare». «Lo ritengo», afferma, «un intervento pericoloso per la navigazione. Nessuno sa cosa può accadere in acqua, io vado in mare da 36 anni e quindi ho una certa esperienza».

Il presidente dell’associazione degli armatori spiega poi meglio il suo giudizio negativo. «Quelle barriere mobili posizionate parallelamente al lungomare», osserva, «possono rappresentare potenzialmente un pericolo per la navigazione, sia dei pescherecci, che da diporto. Le barche potrebbero finirci contro, o addirittura rimanere impigliate mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Le barriere possono rappresentare un pericolo anche per i mosconi e per i nuotatori».

«Chi firmerà per la realizzazione di questo progetto», aggiunge Grosso, «si dovrà assumere le proprie responsabilità per eventuali incidenti». «Quelle barriere», avverte il responsabile dell’associazione, «vengono utilizzate per gli sversamenti di idrocarburi in mare, non servono per combattere l’inquinamento. Per risolvere il problema del mare sporco si devono fare altre scelte. L’inquinamento si combatte eliminando gli scarichi abusivi nel fiume, scarichi presenti soprattutto a Chieti Scalo». Gli armatori resteranno, almeno per il momento, a guardare ciò che accadrà. Ci sono, ora, ben altri problemi da affrontare ed è probabile che la marineria torni presto a far sentire la propria voce. «Dobbiamo ancora prendere i contributi del fermo biologico dell’anno scorso», rivela Grosso, «mentre ci hanno già detto che quelli di quest’anno non ci verranno pagati. La marineria andrà incontro a mesi drammatici, perché tra l’altro ci sono alcune zone di mare dove non si pesca più. Se la categoria dovesse decidere di organizzare una nuova manifestazione, io non potrò impedirlo».

Intanto, un giudizio negativo sul “serpentone” è arrivato anche dal mondo politico. Il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, ha criticato Regione e Comune. «Il mare e il fiume», commenta, «sono affetti da un tumore e il sindaco Marco Alessandrini e il governatore Luciano D’Alfonso hanno deciso di curarlo con il cortisone. L’installazione delle barriere galleggianti per arginare l’emergenza balneazione rappresenterà pure qualcosa, ma è l’indice di un ennesimo fallimento di un Pd incapace».(a.ben.)

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