Raccomandazioni, il sindaco dice basta"Mi chiamano solo famiglie benestanti"

Il primo cittadino di Francavilla, in provincia di Chieti, Nicolino di Quinzio denuncia pubblicamente le richieste ricevute per un posto di lavoro stagionale. "Diamo lavoro ai disoccupati"
FRANCAVILLA. Il sindaco francavillese Nicolino Di Quinzio dichiara guerra alle raccomandazioni per i posti di lavoro stagionali gestiti dal Comune, direttamente o indirettamente attraverso le cooperative. E' la seconda volta in pochi giorni che un sindaco abruzzese si lamenta per avere ricevuto richieste incessanti di un "posto di lavoro facile".
Qualche giorno fa, a denunciarla pubblicamente era stato il sindaco di Loreto Aprutino Remo Giovanetti. Nonostante l'amministrazione comunale di Francavilla non abbia ancora ufficializzato l'attivazione dei parcheggi a pagamento sul litorale per il resto dell'estate, da qualche settimana il sindaco è subissato dalle raccomandazioni per i posti di vigile ausiliario.
«Sono stufo e indignato di ricevere quotidianamente richieste di questo genere, anche da colleghi dell'amministrazione e collaboratori che, sollecitati direttamente dai cittadini per inserire come ausiliari del traffico o in altre mansioni temporanee figli e nipoti, scaricano su di me ogni responsabilità rispondendo: "Se il sindaco vuole si farà"», tuona Di Quinzio.
Che aggiunge: «Premesso che si parla di lavori precari, retribuiti con 4-500 euro al mese, non è concepibile che a fruirne siano sempre i figli dei soliti noti, appartenenti a famiglie in cui entrano più stipendi se non addirittura benestanti. Se questa amministrazione crede davvero nella città solidale che stiamo promuovendo da più di due anni, anche attraverso una serie di manifestazioni riunite nel cartellone "Il sindaco e la città solidale", e se vogliamo essere coerenti con noi stessi evitando che la solidarietà rimanga solo sulla carta, è necessario l'impegno di tutti. Per questo, chiedo la collaborazione agli amministratori, ma anche ai responsabili delle cooperative che lavorano per il Comune, per dare un po' di speranza a quei giovani che non hanno parenti politici e che vivono con dignità la loro disoccupazione all'interno di famiglie a basso reddito, con persone malate, o con tutti i componenti disoccupati, e che hanno realmente necessità di contribuire economicamente al sostegno della famiglia».
L'obiettivo del sindaco «a parità di requisiti e capacità, qualora si presenti l'opportunità di un lavoro precario», è quello di tenere in considerazione la situazione familiare dei giovani disoccupati da impiegare, «dando loro un'opportunità di lavoro che altrimenti gli verrebbe negata. Pertanto, desidero non essere più infastidito da segnalazioni e raccomandazioni e invito i miei collaboratori a fare altrettanto, mostrandosi sordi a tali richieste. Soltanto così potremo cominciare a mettere qualche tassello per fare di Francavilla una città più solidale; il resto sono solo chiacchiere morte», conclude Di Quinzio.
Qualche giorno fa, a denunciarla pubblicamente era stato il sindaco di Loreto Aprutino Remo Giovanetti. Nonostante l'amministrazione comunale di Francavilla non abbia ancora ufficializzato l'attivazione dei parcheggi a pagamento sul litorale per il resto dell'estate, da qualche settimana il sindaco è subissato dalle raccomandazioni per i posti di vigile ausiliario.
«Sono stufo e indignato di ricevere quotidianamente richieste di questo genere, anche da colleghi dell'amministrazione e collaboratori che, sollecitati direttamente dai cittadini per inserire come ausiliari del traffico o in altre mansioni temporanee figli e nipoti, scaricano su di me ogni responsabilità rispondendo: "Se il sindaco vuole si farà"», tuona Di Quinzio.
Che aggiunge: «Premesso che si parla di lavori precari, retribuiti con 4-500 euro al mese, non è concepibile che a fruirne siano sempre i figli dei soliti noti, appartenenti a famiglie in cui entrano più stipendi se non addirittura benestanti. Se questa amministrazione crede davvero nella città solidale che stiamo promuovendo da più di due anni, anche attraverso una serie di manifestazioni riunite nel cartellone "Il sindaco e la città solidale", e se vogliamo essere coerenti con noi stessi evitando che la solidarietà rimanga solo sulla carta, è necessario l'impegno di tutti. Per questo, chiedo la collaborazione agli amministratori, ma anche ai responsabili delle cooperative che lavorano per il Comune, per dare un po' di speranza a quei giovani che non hanno parenti politici e che vivono con dignità la loro disoccupazione all'interno di famiglie a basso reddito, con persone malate, o con tutti i componenti disoccupati, e che hanno realmente necessità di contribuire economicamente al sostegno della famiglia».
L'obiettivo del sindaco «a parità di requisiti e capacità, qualora si presenti l'opportunità di un lavoro precario», è quello di tenere in considerazione la situazione familiare dei giovani disoccupati da impiegare, «dando loro un'opportunità di lavoro che altrimenti gli verrebbe negata. Pertanto, desidero non essere più infastidito da segnalazioni e raccomandazioni e invito i miei collaboratori a fare altrettanto, mostrandosi sordi a tali richieste. Soltanto così potremo cominciare a mettere qualche tassello per fare di Francavilla una città più solidale; il resto sono solo chiacchiere morte», conclude Di Quinzio.
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