Riaprono anche i musei Penne riparte dalla cultura 

L’archeologico è già fruibile, al Mamec tutto pronto dal prossimo fine settimana L’assessore Petrucci: ora eventi culturali per calamitare in città turisti e visitatori 

PENNE. Il polo museale pennese riparte. Dopo lo stop causato dall’emergenza coronavirus, il museo archeologico Leopardi, già riaperto da questo fine settimana, e il Mamec (museo d’arte moderna e contemporanea) sono pronti ad accogliere turisti e cittadini. L’Archeologico è aperto il venerdì mattina, dalle 10 alle 13, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Al Mamec devono invece terminare le sanificazioni, ma dal prossimo fine settimana tutto dovrebbe esser pronto. L'orario di riapertura sarà lo stesso dell’Archeologico.
Entrambi i musei sono gestiti dai volontari dell’associazione culturale Pinna Vestinorum. «Un’altra importante tappa nell’itinerario di ripartenza della città è la fruibilità dei musei cittadini», spiega l’assessore alla Cultura Gilberto Petrucci. L’adeguamento delle strutture alle nuove norme igienico-sanitarie anti Covid-19 ha comportato uno sforzo organizzativo e finanziario, in quanto sono cambiate le modalità di fruizione pubblica degli spazi culturali. Abbiamo voluto fortemente riaprire i musei e abbiamo in programma attività di rivalutazione delle strutture culturali, nella convinzione che possano rappresentare un elemento di attrazione turistica e di rilancio dell’immagine cittadina. Siamo a lavoro anche per organizzare eventi culturali che possano calamitare a Penne turisti e visitatori che provengono dalla costa. Abbiamo molto da offrire, è necessario metterci in rete. Ringrazio l’associazione Pinna Vestinorum e la fondazione Musap impegnati nella gestione dei musei», conclude Perrucci.
Il museo Archeologico, inaugurato a maggio del 2001 grazie a un progetto nato dall'accordo tra Comune, Soprintendenza archeologica, Diocesi e Università di Chieti, è intitolato al barone Gianni Leopardi. L’esposizione è un’illustrazione della preistoria del territorio che gravita su Penne e della storia dei Vestini. Inaugurato a maggio del 2011, il Museo di arte moderna e contemporanea, gestito dalla Fondazione Musap con il supporto dei volontari dell’associazione Pinna Vestinorum, è allestito nello splendido palazzo Castiglione. Il percorso espositivo comprende tre sezioni: le prime due dedicate a Remo Brindisi, l'altra alla collezione Galluppi. Nel 1992 è stato lo stesso Remo Brindisi a donare alla città di Penne una serie di opere di elevato valore artistico, molte delle quali sono esposte per la prima volta a Penne. Una seconda sezione dedicata sempre a Brindisi si compone di opere donate dalla famiglia Di Fabrizio-Savini che era legata al maestro da una profonda amicizia. La terza sezione è composta dalla donazione del 2003 di Giovanna Vallauri e sua figlia Teresa della collezione di Enrico Galluppi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA