Riciclaggio, sgominata la gang dei finti furti d'auto a Pescara

Dodici arresti, tra cui Sandro Flavio Galassi, 47 anni di Teramo. L'organizzazione si avvaleva di procacciatori di veicoli in città che acquistavano i veicoli a prezzi di favore e ne facevano denunciare il furto solo dopo l'esportazione

PESCARA. Dodici persone arrestate e 33 indagate: è il risultato di una operazione della Polizia stradale di Palmanova contro un'organizzazione dedita al riciclaggio internazionale di veicoli. L'organizzazione criminale - che, si è appreso, riciclava veicoli di grossa cilindrata (preferibilmente Suv di alta gamma) la cui destinazione finale, transitando per la Lituania, era la città di Minsk in Bielorussia - si avvaleva di procacciatori di veicoli, inseriti nel tessuto sociale e delinquenziale di varie città (Roma, Modena, Brescia, Foggia e Pescara). Questi, facendo leva sulle precarie condizioni economiche dei locatari dei mezzi, acquistavano i veicoli a un prezzo conveniente, li esportavano e solo dopo ne facevano denunciare il furto ai legittimi possessori.   

A capo dell'organizzazione criminale c'era un cittadino bielorusso, Pavel Chyzhonak, di 35 anni, fermato a Roma. Suo socio in affari era Luigi Ricci, 58 anni, anch'egli residente nella capitale. I due si avvalevano di una rete di procacciatori di autoveicoli David Passalia, 31 anni, Carmelo Aldo Passalia, 56 anni di Roma, Salvatore Pagano, 60 anni di Modena, Nicola Di Maggio, 68 anni di Foggia, Alessandro Nebuloso, 42 anni di Roma e Sandro Flavio Galassi, 47 anni di Teramo.

I procacciatori presi contatti con i possessori dei mezzi contattavano i capi dell'associazione per stabilire prezzo, modello e caratteristiche del veicolo. Una volta conclusa la trattativa il veicolo veniva affidato agli autisti che li portavano a Vilnius per poi passare la frontiera con la Bielorussia.   

Tra gli autisti sono stati arrestati Elvezio Rea, 54 anni di Roma, Emilio Anselmi, 61 anni di  Catanzaro, Massimiliano D'Onofrio, 41 anni di Trapani. In alcuni casi gli stessi procacciatori si prestavano ad effettuare i viaggi per incrementare i propri guadagni.

Tra i membri dell'organizzazione anche Roberto Conte, 40 anni di Roma, esperto in informatica, incaricato di predisporre falsi certificati di proprietà del veicolo e atti di vendita. Il falsario già agli arresti domiciliari operava da casa avvalendosi di una serie di certificati di proprietà rubati in bianco presso una agenzia di pratiche auto di Roma che aveva digitalizzato.

Le polizie stradali di Palmanova e Udine ritengono che l'organizzazione criminale abbia trattato 53 veicoli per un valore di circa due milioni e 650 mila euro. Durante l'operazione sono state effettuate 16 perquisizioni e sequestrati 11 veicoli di cui 3 in Lituania, per un valore di 440.000 euro.

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