MONTESILVANO

Riecco il Falco Ferri, questa volta fa beneficenza in Burundi / VIDEO

La missione umanitaria in Africa: "Sento sempre di più il bisogno di aiutare chi ha meno di me, ma in maniera concreta. Non mi basta mandare soldi"

MONTESILVANO. Le incursioni sui campi di calcio di tutto il mondo sono ormai un ricordo. La vita di Mario Ferri, detto "il falco" proprio per le sue celebri invasioni di campo, adesso ha decisamente virato verso l'aiuto a chi è in difficoltà. E non c'è confine geografico che tenga: lo avevamo lasciato in Ucraina ad aiutare la popolazione sotto attacco e ora lo ritroviamo in Burundi in missione umanitaria. 

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Da una settimana si trova nel paese africano e sta documentando la missione sul suo profilo Instagram, già seguito da oltre 100mila utenti. La missione prevede aiuti economici agli orfanotrofi della zona e acquisto di generi alimentari alle famiglie più bisognose di Bujumbura, la capitale del Paese. 

"Difficile da spiegare perché vado in una meta così pericolosa", dice, "il primo motivo è perché ci sono due amici di vecchia data che girano l’Africa per aiutare questa povera gente, e in questo momento loro sono in difficoltà economica. Il secondo è che per come vivo la mia vita ormai sento sempre di più il bisogno di aiutare la gente che ha meno di me, ma in maniera concreta, comprando furgoni d’acqua, di pasta o di medicine e vi giuro non mi basta mandare soldi, voglio aiutare con le mie mani". 

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Il Falco Ferri in missione umanitaria in Burundi
Mario in macchina insieme ai bambini africani

"Terzo motivo: sono un drogato d’adrenalina, sono consapevole che ci sono gruppi armati che sequestrano gli stranieri, sono consapevole che la mafia locale vuole la povertà dei suoi abitanti, combattere tutto questo mi rende vivo".