Roselli, un appartamento per ogni favore

11 Settembre 2011

L'inchiesta di Spoltore, ecco le prime intercettazioni ambientali sull'affare dei palazzi

SPOLTORE. «Mari' dobbiamo fare il patto», ordina il consigliere di Spoltore Pino Luigioni. «Sono disponibile», promette Marino Roselli, ex presidente Pd del consiglio regionale e architetto. «Il triangoluccio», così lo chiama Roselli che, all'assessore ai Lavori pubblici Claudio Santurbano, domanda: «E ci stai pure tu?».

Dall'inchiesta sul presunto malaffare di Spoltore, spuntano intercettazioni ambientali e telefoniche inedite: tra le risate, i politici stringono accordi per costruire i palazzi sui terreni agricoli. «Un appartamento per ogni sito che diventa edificabile»: è questa, per gli agenti del corpo forestale dello Stato, la tariffa delle «operazioni illecite» pretesa da Roselli che «induce sprovveduti proprietari terrieri a scendere a patti con lui e a donargli appartamenti in cambio della possibilità di edificare sui propri terreni». Un appartamento in cambio di un favore: cambiare la destinazione d'uso dei terreni.

Il boom dell'edilizia di Spoltore, città protagonista di una crescita senza freni nelle frazioni di Villa Raspa e Santa Teresa arrivando a 18.533 residenti (più venti per cento in dieci anni), è uno dei filoni dell'inchiesta del corpo forestale che ha decapitato l'amministrazione: il 26 luglio scorso, per 15 giorni, sono finiti agli arresti domiciliari il sindaco Franco Ranghelli, costretto alle dimissioni, Roselli e il manager dei rifiuti Luciano Vernamonte. In tutto, sono 13 gli indagati tra politici (compresi Luigioni e Santurbano), funzionari e imprenditori. Altri dieci, gli indagati nella costola sul centro commerciale CityModa.

Una crescita urbanistica, sostiene la procura, addomesticata dalla politica che «acchiappa» i terreni agricoli, li fa diventare edificabili e firma i permessi per i palazzi: «In questa conversazione del 24 marzo 2010 tra Luigioni, Santurbano, Ranghelli e Alessandro D'Onofrio (imprenditore indagato, ndr), si evince chiaramente», scrive la forestale su un rapporto al pm Gennaro Varone, «come gli stessi stiano valutando quali terreni rendere edificabili fino al punto di fare battute sui terreni dell'ingegnere Giuseppe De Santis (ex dirigente comunale, ndr) che dovranno essere esclusi, categoricamente, dai benefici di edificabilità».

Luigioni: «E2 (terreni agricoli, ndr) dove, dove l'abbiamo visto? Là si deve fare».
Ranghelli: «Chi è E2?».
Luigioni: «L'ammattatoio».
Ranghelli: «Chi è l'ammattatoio?».
Luigioni: «Giusto? Ci stanno due o tre pezzi di terra». Sorrisi.
Luigioni: «Mi sono portato l'assessore apposta per fagli vedere tutti i terreni di Spoltore. Fino dove abbiamo visto E2 là?».
D'Onofrio: «Là a Peppino (sorrisi), Peppino De Santis».
Santurbano: «Là a Peppino De Santis».
Luigioni: «Non ce l'aveva i terreni, giusto giusto ci esce».
D'Onofrio: risate. «Assessore». Risate.
Luigioni: «Subito l'ho chiamato, gli ho detto vieni un attimo qui a vedere».
D'Onofrio: «Pino... (sorrisi), guarda sei un mostro».
Luigioni: «Gli ho detto a quello gli devi vedere pure dentro al buco del culo, scusa la parola».

In un'altra intercettazione, del 12 marzo dell'anno scorso, si parla della stessa zona.
Luigioni: «Comunque là, via del Mattatoio ci sta un po' di terreni E2, state attenti chi è il proprietario».
D'Onofrio: «Com'è Pi'?».
Roselli: «Via Vecchio mattatoio, come si chiama? Ci sta un po' di terra E2. Là vicino ci sta pure un ingegnere».
Roselli: «Mbe'».
Luigioni: «E mo' devo vedere, se troviamo a fare, facciamo espandere il Comune di Spoltore».
D'Onofrio: ride.
Luigioni: «Ieri sera sono stato con Claudio a una parte, a me e Claudio sopra una piantina a vede'».
Roselli: «Mbe', che stavi a vede'?».
Luigioni: «E2».
Roselli: parla ridendo per tutto il tempo. «Embé, per avere un pezzo di terra ci devi stare altri due anni. Eh, eh».
D'Onofrio: risate.
Luigioni: «Noo, no, ci sta un pezzo di terra (sembra che guardi un appunto, ndr) 85 metri per 42».
Roselli: «Di chi è?».
Luigioni: «Mo' non mi ricordo il nome».

In un'altra conversazione tra le risate dei politici si parla ancora di terreni.
Luigioni: «Oh, di' a Marino tutte le terre che abbiamo acchiappato su a Spoltore un po'? Lui non lo sa Marino».
Santurbano: «Che cosa?».
Luigioni: «Tutte le terre che abbiamo visto su a Spoltore E2, vicino a casa sua pure».
Santurbano: «Ah».
Roselli: «Che é?».
Luigioni: «Mari' dobbiamo fare il patto».
Roselli: «Anzi, sono disponibile, basta che fate l'esproprio a Peppino De Sanctis». I presenti ridono.
Roselli: «Il triangoluccio ci stai pure tu?».

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