Roseto lanciato in A2: sembra l’anno buono

La Liofilchem domani può chiudere i conti con Mestre in gara 3. I biancazzurri nelle ultime due finali hanno perso il fattore campo, ora mostrano una solidità ben diversa
ROSETO. Il sogno cullato negli ultimi cinque anni è ad un passo, anzi ad una gara: domani sera (ore 20.30, Taliercio), la Liofilchem Roseto affronta la Gemini Mestre per gara 3 della finale play off in B Nazionale e, in caso di successo, gli uomini di coach Gramenzi sarebbero promossi in serie A2. Le prime due partite al PalaMaggetti hanno evidenziato spunti interessanti: in gara 1 i veneti hanno sbagliato completamente approccio, crollando sul -20 già alla fine del primo periodo, gap poi conservato da Roseto sino alla sirena finale (83-63). Nel secondo atto invece gli uomini di coach Ferrari hanno disputato senza mezzi termini la miglior prestazione stagionale e se, nonostante il 43% dal perimetro (oltre il 60% per ampi tratti della gara) non hanno strappato la vittoria, vuol dire che questo Roseto è davvero implacabile. Nei play off ogni partita ha storia a sè, però per Mestre sarà difficile rialzarsi mentalmente sapendo di aver dato tutto e di non essere bastato per superare i biancazzurri. Pertanto, senza sfera di cristallo, quella di domani sera potrebbe essere la partita decisiva. Coach Ferrari in conferenza stampa ha detto che «non costa nulla sognare, nemmeno vincere tre gare di fila contro questa Liofilchem», ma nella mente dei mestrini potrebbe insinuarsi il pensiero dello spareggio che si terrà domenica 22 giugno a Cento tra le due perdenti delle finali: sapere che ci sia ancora una chance per raggiungere l’A2 potrebbe inconsapevolmente far crollare Mestre se gara 3 ad un certo punto dovesse mettersi male. Quel che è certo è che da Roseto saliranno in Veneto almeno 350 tifosi per poter vivere una notte magica, quella che riporterebbe la Liofilchem meritatamente nella categoria superiore dopo una stagione dominante, con l’unico neo della finale di Coppa Italia persa contro la Gema Montecatini. Però, conoscendo Gramenzi, nessuno nello spogliatoio rosetano starà pensando che si tratti di una passeggiata di salute, considerando che Mestre soprattutto in gara 2 abbia messo in seria difficoltà gli abruzzesi, che hanno vinto solo grazie alla propria tenuta mentale e all’esperienza di uomini che hanno inciso nel rush finale, su tutti capitan Sacchetti, così come Pastore che sogna il trionfo con Roseto dopo aver perso due finali negli anni passati. Storie e momenti diversi: nel 2021 Roseto affrontò Nardò con il fattore campo a sfavore e, nonostante il 2-0 in casa, perse tre volte in Puglia. L’anno successivo, invece, la storia fu diversa: contro Rimini di coach Ferrari (corsi e ricorsi storici), la squadra di coach Quaglia perse il fattore campo del PalaMaggetti con due sconfitte dolorose tra le mura amiche, poi in Romagna Amoroso e compagni strapparono gara 3 ma Rimini chiuse la serie la domenica successiva. Nel 2023 Roseto uscì anticipatamente in semifinale contro Fabriano, anche in quel caso perdendo le prime due partite della serie in casa. Fino ad arrivare allo scorso anno con la Libertas Livorno: la Liofilchem vinse gara 1, ma due giorni dopo fu superata dai toscani, stesso andamento anche a Livorno, prima della famosa gara 5 del 12 giugno scorso (proprio ad un anno di distanza dal momento in cui si scrive), finita tra le lacrime di Donadoni, Guaiana e gli oltre 4000 mila tifosi che pregustavano l’impresa. Ecco perchè questo Roseto pare lanciato verso l’A2, con una solidità tale da poter provare a chiuderla a Mestre, senza il bisogno di tornare al PalaMaggetti. Se non per festeggiare con la coppa in mano. Ieri intanto Traini si è sottoposto con successo all’intervento chirurgico a Reggio Emilia.