12 giugno

Oggi, ma nel 1992, in tutta Italia, l’etichetta discografica Hukapan/Sony Music rilasciava l’album “Italyan, Rum Casusu Çikti”, il secondo registrato in studio del gruppo Elio e le storie tese, contenente brani destinati a diventare iconici nella storia del sodalizio rock demenziale come “Pippero”, “Supergiovane”, “Il vitello dai piedi di balsa”, con la partecipazione di Enrico Ruggeri, e “Uomini col borsello”. Il titolo del 33 giri era dato dalla notizia comparsa su un quotidiano turco in merito all'arresto di un fotografo italiano, Massimo Rana, scambiato per una spia, avvenuto l’anno precedente, 1991, da parte della polizia turco-cipriota.
Anche la copertina del disco, con le gambe prestate dall’autore televisivo Giancarlo Bozzo (nella foto, particolare, la versione compact disc) diverrà molto riconoscibile nella produzione degli “Elii”, attivi dal 1980 nel capoluogo lombardo, e verrà considerato uno dei simboli discografici degli anni ’90. La formazione di base messa insieme per l'incisione era composta da Stefano Belisari “Elio”, quale prima voce e front-man nonché autore principale dei testi; Sergio Conforti, alias “Rocco Tanica”, alle tastiere e come seconda voce; Davide Civaschi, meglio conosciuto come “Cesareo”, come terza voce; Nicola Fasani ovvero “Faso”, al basso e come quarta voce; Paolo Panigada, ossia “Feiez”, al sassofono; l’italo svizzero Chrystian Meyer, alla batteria.
Il successo dell’album li porterà, quattro anni dopo, nel 1996, a partecipare al Festival della canzone italiana di Sanremo, come esordienti nella sezione campioni, col pezzo “La terra dei cachi”, come anticipazione tratta dall'album "Eat the Phikis" del 28 marzo 1996, col quale giungeranno secondi, alle spalle di Rosalino Cellamare "Ron" con "Vorrei incontrarti tra cent'anni" intonata con "Tosca" Donati. Nella kermesse canora della Città dei fiori si aggiudicheranno anche il premio della critica “Mia Martini”, il 24 febbraio di quel '96. Ma aveva fatto da azione preparatoria la pubblicazione della prima raccolta, del 6 dicembre 1989, intitolata "Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu", contenente pietre miliari come “John Holmes” e “Cara ti amo”.