Rotture, brutture e alberi secchi: il nuovo Corso a Montesilvano fa già discutere

I lavori di riqualificazione sono terminati da poche settimane, ma sono già tante le segnalazioni negative. Imperversa la sosta selvaggia a ridosso della ciclabile. E l’ordinanza anti-Tir si fa attendere
MONTESILVANO. I lavori di riqualificazione di corso Umberto sono ormai terminati da diverse settimane, ma il nuovo volto della zona più centrale di Montesilvano continua a portare dietro di sé polemiche e disagi. Ci sono, infatti, criticità che persistono nonostante il cantiere ormai sia stato smantellato. Passeggiando nel tratto della Nazionale che va dal sottopasso di viale Aldo Moro sino all’incrocio con viale Europa, quello che salta all’occhio è soprattutto come il restyling si scontri violentemente contro l’utilizzo improprio della strada da parte degli automobilisti.
Lungo la pista ciclabile appena realizzata, infatti, sono numerose, durante il corso della giornata, le auto parcheggiate, anche solo per pochi minuti, da chi non si rassegna all’eliminazione di quasi tutti i posti auto. Questo non solo rappresenta un ostacolo per i ciclisti, costretti a fare lo slalom o a correre il rischio di prendere in pieno una sportellata, ma danneggia anche gli arredi e la segnaletica.
Il manto azzurro della ciclovia è già diventato scuro per via degli pneumatici delle auto, così come parcheggiare a ridosso delle tante aiuole dislocate lungo il percorso comporta ciclicamente la rottura dell’impianto di irrigazione e danneggia le stesse aiuole. Quest’ultima circostanza ha già causato la morte di alcuni giovani alberelli piantati lungo corso Umberto, così come sono diverse le aiuole in cui i solchi presenti e il fango tutto intorno denotato il passaggio di pneumatici.
Non se la passa meglio l’aiuola realizzata all’incrocio con via Vestina, già più volte danneggiata dal passaggio dei mezzi pesanti. Al termine del cantiere non ha fatto seguito l’introduzione dell’ordinanza di divieto di passaggio dei camion in centro e questo, unito alla disattenzione di alcuni guidatori, ha comportato il danneggiamento del corten che riveste la rotatoria in più occasioni.
Il sindaco Ottavio De Martinis riferisce che, prima di emettere l’ordinanza che vieti il transito dei mezzi pesanti sulla Nazionale, è necessario un confronto con la Prefettura di Pescara con l’individuazione di validi percorsi alternativi. Il primo cittadino si dice però certo che, dopo il restringimento della carreggiata per fare spazio alla pista ciclabile, il traffico pesante lungo corso Umberto sia già diminuito in maniera naturale.
Continuando la passeggiata lungo corso Umberto si arriva anche in piazza Trisi, dove sono rimasti gli unici dissuasori di marmo inizialmente previsti per tutto il tracciato della pista ciclabile. Ma i piccoli “panettoni” spesso vengono urtati dalle auto e alcuni sono già danneggiati.
Ad accendere i riflettori soprattutto sulla pericolosità di alcuni tratti della pista ciclabile, sul parcheggio selvaggio che continua a registrarsi sul tratto riqualificato e sul problema della crisi del commercio che ha visto molte saracinesche abbassarsi per sempre nel cuore della città è anche il consigliere del Pd Stefano Girosante: «Ci sono intersezioni della ciclovia pericolosissime per i ciclisti come, ad esempio, quella all’altezza della stazione ferroviaria dove chi va in bici è costretto ad attraversare la Nazionale in un incrocio. Così come il rischio concreto si verifica ogni volta che la pista ciclabile interseca le numerose traverse presenti in quel tratto di strada».
Girosante ribadisce anche il tema delle auto che continuano a parcheggiare abusivamente sul marciapiede e sulla pista ciclabile. Tra i temi che il presidente della commissione Garanzia solleva c’è, infine, quello della chiusura delle attività: «Purtroppo a Montesilvano c’è l’abitudine di parcheggiare davanti ai negozi, non dico che sia giusto, ma nell’attesa che cambi questa mentalità il rischio concreto è che le attività chiudano tutte i battenti».
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