29 settembre

Oggi, ma nel 1963, in tutta Italia, s’inseriva al vertice della classifica nazionale dei singoli, tra “Cuore” di Rita Pavone e “Se mi vuoi lasciare” di Michele Maisano, “Sapore di sale” di Gino Paoli, traccia presumibilmente dedicata all’amata Stefania Sandrelli e destinata a diventare un grande classico della storia della musica leggera del Belpaese. Durante l’estate il pezzo di Paoli aveva avuto un discreto gradimento, ma era stato surclassato da “I Watussi”, il tormentone del gruppo dei Flippers (ovvero Franco Bracardi, Massimo Catalano, Lucio Dalla, Maurizio Catalano, Romolo Forlai, Fabrizio Zampa), con Edoardo Vianello.
L’11 luglio precedente, a 29 anni, il cantautore di Monfalcone, già alle prese con l’abuso di whiskey, aveva tentato il suicidio sparandosi un colpo di pistola al cuore. Accadimento che lo costringerà a vivere il resto dell’esistenza con quel proiettile conficcato nel pericardio in quanto eccessivamente rischioso da estrarre. Paoli, classe 1934, aveva conosciuto la Sandrelli, minorenne, l’anno precedente, mentre era sposato dal 1957 con Anna Fabbri, incontrata nel 1954, e da lei era in attesa del figlio Giovanni Paoli, che nascerà il 13 luglio 1964.
Mentre il 31 ottobre 1964 verrà alla luce Amanda Sandrelli, figlia illegittima dell’autore di successi come “La gatta” e “Il cielo in una stanza”, entrambi del 1960. La scandalosa relazione sentimentale tra Gino Paoli e Stefania Sandrelli (nella foto, particolare, immortalati insieme) destava enorme clamore mediatico, dopo la storia di cuore che lui, nel 1960, aveva intrecciato con Ornella Vanoni e che gli aveva pure ispirato pezzi importanti come “Senza fine”, del 1961, e “Anche se”, del 1962. L’uscita di “Sapore di sale” segnava anche il passaggio di Paoli dall’etichetta discografica milanese Ricordi alla romana Rca.
Prima del tentativo di sopprimersi Paoli aveva partecipato, proprio con “Sapore di sale” – ideata mentre era ospite nella casa dei baroni Milio nella baia di San Gregorio a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, e arrangiata da Ennio Morricone – all’edizione di quel 1963 del Cantagiro, nel girone A, che il 12 luglio, a Fiuggi, era stata vinta da Peppino di Capri con “Non ti credo”, piazzandosi sul gradino più basso del podio. “Sapore di sale” sarà anche spunto per il film cult del regista Carlo Vanzina “Sapore di mare”, del 1982, e per il seguito “Sapore di mare 2 - Un anno dopo”, del 1983, diretto da Bruno Cortini. Quest’ultimo lungometraggio annovererà anche la partecipazione dello stesso Paoli che magistralmente intonerà “Sapore di sale” nell’iconica scena di chiusura.

