Merola con Sebastiani: «Prima si lavorava di più»

La punta del Pescara punge Vivarini: «Mi aspettavo di avere più spazio»
Davide Merola e il Pescara, una storia di odio (poco) e amore (tanto) iniziata a gennaio 2023 quando l’allora ds Daniele Delli Carri lo strappò alla serie B per portarlo a Pescara. Da quel momento Davide Merola è diventato l’uomo gol dei biancazzurri con3 7 reti tra campionato e playoff in C più il gol in questa stagione in B nel 4-0 contro l’Empoli. Amore perché Davide Merola è diventato uomo a Pescara e perché il biancazzurro è la sua pelle. Odio perché qualche infortunio di troppo e qualche voce di mercato ne ha condizionato il rendimento. Una cosa è certa: Merola ha voluto la B con la maglia del Pescara e ora darà tutto se stesso per tenersela stretta. Appena la lesione muscolare al quadricipite sarà guarita e potrà tornare in campo. Da un lato il sorriso per la missione nobile di donare il sangue, dall’altro la rabbia per non poter dare almeno per il momento il suo contributo in campo. Davide Merola ieri ha raccontato il suo momento durante la visita fatta al centro trasfusionale dell’ospedale di Pescara partendo proprio dalle sue condizioni. «Ci vorrà ancora per tornare in campo, ho subito una lesione importante. Ancora oggi mi chiedo come sia potuto accadere. Spero di tornare tra un mese, ho iniziato a lavorare con il prof. in palestra ma per il campo ci vorrà tempo».
Merola e il lavoro. Davide Merola fa poi un’analisi di quella che è stata la prima parte di stagione e dice la sua senza mezzi termini. E lo fa rispondendo alla domanda su quelle che sono state le dure parole del presidente Sebastiani nel post Palermo.. «Siamo abituati a lavorare, abbiamo fatto poco prima, non abbiamo fatto come gli anni passati con Zeman e Baldini. Non essendo noi la squadra più forte della B dobbiamo andare più veloce degli altri». Davide Merola analizza poi la sua prima parte di stagione e anche qui le parole del 10 biancazzurro non sono banali. «Nella prima parte mi aspettavo di trovare più spazio, ma ora l’importante e rimetterci in carreggiata per fare punti. Vogliamo tenerci stretta la B». Merola e la famiglia. In un momento calcisticamente parlando non felice, Davide Merola ha modo di sorridere comunque. «Tra un mese e mezzo mi nasce la bimba e mi torna il sorriso. Dico grazie a Stefania (moglie di Davide ndc) per questi momenti che mi sta regalando. Ma restare fuori dal campo è dura. Anzi durissima».
Merola e il gol. Davide Merola fa rima con gol, lo dicono i numeri a Pescara. Lo sa il neoallenatore Giorgio Gorgone che con la sua Lucchese lo scorso anno ha subito la prima doppietta stagionale dell’attaccante. «Io vivo peril gol, sarei un bugiardo se dicessi il contrario. Sono anni che vado in doppia cifra, se non faccio gol vivo male la settimana anche se incampohodatotutto. Spero di tornare presto a fare quello che amo». Merola però non riesce ad essere preciso sul ritorno in campo. «Quando torno con esattezza? Oggi non posso dirlo. Spero in questo mese di fare qualcosa in più, ma senza rischiare».In chiusura Davide Merola racconta i primi giorni di lavoro con Giorgio Gorgone, nuovo tecnico del Pescara. «Un uomo che dice le cose come stanno, che va avanti per la sua strada e che vuole che andiamo forte in campo. Il primo impatto è stato positivo perché ci ha chiamato e ha voluto confrontarsi conognunodinoi».

