La canzone dell’estate 

Sapore di sale. E la dedica alla Sandrelli

Ci sono canzoni che varcano i confini del tempo. Canzoni come Sapore di sale, dedicata all'attrice Stefania Sandrelli, a cui Gino Paoli era legato sentimentalmente

Ci sono canzoni che varcano i confini del tempo. Canzoni come Sapore di sale, dedicata all'attrice Stefania Sandrelli, a cui Gino Paoli era legato sentimentalmente. Spulciando su Internet, si scopre che è stata composta a Capo d'Orlando, in provincia di Messina. Era il 1963: l’autore ormai affermato di Senza Fine e Il cielo in una stanza, si trovava in Sicilia per una serie di concerti. Racconta di momenti assolati e di torpori, Sapore di sale, di sogni ad occhi chiusi e di un uomo che parla di due che si amano. E’ un brano semplice, ma costruita con un pregevole arrangiamento, su un giro di accordi, anch’essi semplici, che si ripetono fino alla fine. Del resto ad arraggiarla è stato Ennio Morricone, che la fa partire con un basso elettrico e, dopo l’inizio della voce di Paoli, dispiega archi e fiati, piano e vibrafono. Nella versione di quella fantastica estate, l’assolo centrale di sax era eseguito da Gato Barbieri, prima che questi diventasse star del jazz. Sapore di Sale è uno dei maggiori successi discografici di Gino Paoli anche se, presentata al Cantagiro, venne battuta da Roberta, cantata da Peppino Di Capri , mentre tra i giovani trionfò Michele con Se mi vuoi lasciare. L’incipit del testo: «Sapore di sale, sapore di mare, che hai sulla pelle, che hai sulle labbra, quando esci dall’acqua, e ti vieni a sdraiare, vicino a me, vicino a me. Sapore di sale, sapore di mare, un gusto un po’ amaro, di cose perdute, di cose lasciate. Lontano da noi, dove il mondo è diverso, diverso da qui, qui il tempo è dei giorni, che passano pigri, e lasciano in bocca, il gusto del sale. Ti butti nell’acqua, e mi lasci a guardarti, e rimango da solo, nella sabbia e nel sole...». Il finale: «Poi torni vicino, e ti lasci cadere, così nella sabbia, e nelle mie braccia, e mentre ti bacio, sapore di sale, sapore di mare, sapore di te». (g.l.m.)