Scarichi abusivi nel Saline parte l’esposto in procura

Il Movimento 5 Stelle svela la mappatura dei siti con gli sversamenti sospetti Colletti chiede le dimissioni del commissario Orlando: «Istituzioni responsabili»

MONTESILVANO. Un esposto alla procura della Repubblica per denunciare la presenza di numerosi scarichi abusivi lungo il corso del fiume Saline. È questa l’iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle in sinergia con il tecnico ambientale Gianluca Milillo, presidente dell’associazione Nuovo Saline che da 4 anni si occupa dei problemi di inquinamento dell’area, una volta Sito di interesse nazionale (Sin) e oggi declassata a Sir (Sito di interesse regionale).

Il documento, che racchiude la mappatura dei siti in cui avvengono gli sversamenti inquinanti tra Città Sant’Angelo e Montesilvano, è stato presentato ieri mattina nel corso di una conferenza alla quale hanno preso, oltre a Milillo, anche il parlamentare montesilvanese di M5S Andrea Colletti, il consigliere regionale Domenico Pettinari e i consiglieri comunali di Montesilvano e Città Sant’Angelo Manuel Anelli, Paola Ballarini e Carlo Ciabarra.

La relazione, oltre ad evidenziare il grande quantitativo di discariche abusive presenti lungo gli argini del fiume, mette in luce soprattutto «gli scarichi abusivi che rappresentano una forma di contaminazione diretta e costante soprattutto a Montesilvano», ha spiegato Milillo. «Nonostante il fiume passi sul territorio comunale solo per 1/5 del suo corso è proprio la città adriatica che determina il 90% del suo inquinamento». Agli scarichi si affiancano anche altre criticità, come la presenza di un lago non mappato, il cantiere di un ponte con fori molto piccoli e ostruiti e gli argini erosi ai piedi dell’ex discarica di Villa Carmine. Una situazione sulla quale le istituzioni hanno chiuso gli occhi per troppo tempo, secondo il deputato Colletti che ora chiede le dimissioni del commissario ad acta Domenico Orlando.

«Una città, che vive di economia costiera, dovrebbe mettere la tutela dell’ambiente tra le sue priorità», ha commentato, «eppure questo non è avvenuto, sia a causa della miopia delle organizzazioni di commercianti e di albergatori, sia per colpa del Comune e del commissario preposto che hanno chiuso gli occhi e non si capisce il perché. Commissario dal quale ci aspettiamo una presa d’atto del fallimento e che rimetta il suo mandato nelle mani del governatore D’Alfonso». Ed è proprio al presidente della Regione che rivolge il suo appello il consigliere Pettinari, annunciando un’interpellanza urgente. «D’Alfonso, che è così iperattivo nei confronti delle lobby», ha commentato il grillino, «cerchi di esserlo anche a tutela della salute dei cittadini, dal momento che oggi il sito è di interesse regionale. Ci aspettiamo, dunque, una rapida ricognizione e un successivo e altrettanto rapido intervento per mettere in sicurezza il territorio, a cominciare dall’eliminazione degli scarichi abusivi nel fiume». «E non ci venga a dire che i soldi non ci sono», ha aggiunto Pettinari, «perché sono stati di recente stanziati 150 milioni di euro per la messa a norma delle reti fognarie e dei depuratori, parte dei quali potrebbe essere dirottata proprio su questi interventi». «Ci aspettiamo soprattutto risposte politiche», ha ribadito Colletti, «a cominciare dal sindaco Francesco Maragno». Primo cittadino che nei mesi scorsi ha ospitato alcuni professori dell’università di Pisa per presentare un modello di assorbimento degli inquinanti proposto dalla società Spin Pet e definito dal tecnico ambientale Milillo «una grande truffa, perché assorbire gli inquinanti senza individuarne le cause vuol dire non risolvere mai il problema».

©RIPRODUZIONE RISERVATA