PESCARA

Scorte di sangue insufficienti, l’ospedale cerca donatori 

Nell’ultimo mese aumento delle richieste del Pronto soccorso e delle cliniche. L'appello del primario del Centro trasfusionale: «Servono globuli rossi, piastrine e plasma»

PESCARA. Cercasi donatori: il centro trasfusionale dell’ospedale ha bisogno di sangue. Le scorte di globuli rossi sono attualmente insufficienti per far fronte ai consumi delle emergenze di sala operatoria. Le sacche di sangue servono per i trapianti di organi, per le terapie oncoematologiche, gli interventi chirurgici e per contrastare emorragie anche da trauma. I donatori, tra i 18 e i 65 anni, possono rivolgersi al presidio trasfusionale di via Fonte Romana (vicino al pronto soccorso) tutti i giorni, esclusa la domenica, dal martedì al venerdì dalle 8 alle 16, e il lunedì e il sabato dalle 8 alle 13. Non è necessario presentarsi a digiuno per il prelievo ( 45 ml di globuli rossi), è consentita una leggera colazione a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici.
Sono richiesti tutti i gruppi sanguigni, quelli maggiormente espressi sono lo 0 positivo e negativo e A positivo e negativo. L’appello arriva dal primario del Centro trasfusionale, Patrizia Accorsi: «Come ogni anno», spiega la dottoressa che si avvale della collaborazione di tre dirigenti medici (Giuseppe Casalini, Mario Dell’Isola, Roberta Cannarsa) e di sette infermieri, «in questo periodo ci troviamo ad affrontare la carenza di scorte di sangue. Col caldo si fa più fatica a fare le donazioni, ma invitiamo la popolazione a fare un piccolo sforzo e a venire a donare. Servono globuli rossi, piastrine, plasma. D’estate le attività di emergenza e urgenza sono maggiori per l’aumento di incidenti stradali, di traumi e per la presenza di turisti. Nell’ultimo mese c’è stato un aumento dei consumi del 12 per cento per interventi di chirurgia vascolare e generale, conseguenze anche dell’invecchiamento della popolazione. Il pronto soccorso ha aumentato le richieste, così come le cliniche private che supportiamo, Pierangeli e Villa Serena, con il 9 per cento in più di richieste nell’ultimo anno».
«Anche i giovani si stanno avvicinando alle donazioni grazie alle campagne informative promosse dalle associazioni Avis e Fidas», prosegue Accorsi, da 4 anni dirigente della struttura. «Avremmo bisogno di almeno 50 donazioni al giorno, per 350 alla settimana e circa 1.200 al mese per soddisfare il nostro fabbisogno. È possibile almeno una donazione l’anno, quattro per gli uomini, due per le donne in età fertile, secondo le normative nazionali. Prima di ogni prelievo vengono fatti esami accurati, emocromo, piatrine, marcatori, per stabilire lo stato di salute della persona a garanzia anche del ricevente». I pazienti trasfusi nel 2016 sono stati 3.666. In questi primi mesi del 2017 sono 2446.
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