Scuola San Silvestro, rientrano 140 bambini 

L’istituto riapre dopo la ristrutturazione partita nel marzo 2018: il 26 febbraio il taglio del nastro

PESCARA. La lunga attesa per i 140 alunni delle scuole dell’infanzia Leo Lionni e della primaria Cascella termina finalmente mercoledì prossimo, 26 febbraio, data in cui lo storico istituto di San Silvestro riapre ufficialmente i battenti dopo un’agonia durata circa due anni. Ultimi giorni di sacrificio per le famiglie, costrette dal marzo 2018 a fare affidamento sugli scuolabus o ad accompagnare i figli in auto dal borgo collinare alla sede alternativa in via Rubicone, a San Donato, individuata dal Comune per ospitare temporaneamente bambini e insegnanti.
«È un giorno di festa per tutti», ha esordito il sindaco Carlo Masci nell’annunciare la riapertura della scuola di San Silvestro (che rientra nell’istituto comprensivo 6 diretto da Mirella Centurione) e lo stop ai viaggi quotidiani con gli scuolabus. L’edificio che ospita i plessi dell’infanzia, con le tre sezioni al piano terra, e della primaria, con le altre dieci aule al primo piano, è stato al centro dal 26 marzo 2018 di una serie di lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico, efficientamento energetico e adeguamento del sistema antincendio. Complessivamente sono stati spesi 800mila euro per rendere la struttura più sicura fin dalle fondamenta, e risolvere una volta per tutte anche l’annoso problema del guano dei piccioni, che trovavano ricovero tra le nicchie della facciata frontale esterna, ora sostituita con un rivestimento in vetro dal design moderno e lineare.
Da mercoledì prossimo, con il taglio del nastro fissato alle 10 con la responsabile dell’ufficio scolastico provinciale Mariastella Fortunato, riprenderanno regolarmente le lezioni compreso il tempo prolungato e il servizio di refezione. «Finisce un calvario per il quartiere di San Silvestro, per le famiglie e per la comunità durato fin troppo tempo», ha sottolineato ieri l’assessore alla Pubblica istruzione Gianni Santilli, durante un incontro in comune al quale hanno partecipato il sindaco, la dirigente scolastica Centurione, l’assessore al Bilancio Eugenio Seccia e i consiglieri comunali Fabrizio Rapposelli e Massimo Pastore.
Inizialmente era stato preventivato un cantiere di 120 giorni, ma a causa di «una serie di vicissitudini legate alle imprese che si sono susseguite nei lavori», come ha spiegato Santilli, c’è stato un considerevole allungamento dei termini e il moltiplicarsi dei disagi per genitori e alunni in trasferta.
«Questo è un risultato lungamente atteso», ha rimarcato l’assessore alla Pubblica istruzione, «avevamo intenzione di riaprire la scuola subito dopo le vacanze di Natale, ma altri problemi di natura tecnica ci hanno fatto slittare la riapertura».
«Torniamo», ha commentato con entusiasmo la preside Centurione, «nella nostra destinazione naturale: l’infanzia e la primaria di San Silvestro insieme nella stessa sede, motore e punto di riferimento del borgo. Il prossimo obiettivo è mettere a disposizione gli spazi comuni della scuola e la sala polifunzionale adiacente per realizzare laboratori didattici e un vero centro civico in un quartiere che manca di luoghi di aggregazione, utilizzato anche dalle associazioni che già si sono mostrate interessate».
La struttura che ospita la sala polifunzionale, che funge da palestra per i due plessi Lionni e Cascella, è adiacente alla scuola. Tra le opere ancora in via di completamento, che però non andranno a inficiare con la didattica, è compresa la realizzazione di un percorso di collegamento interno attraverso una scala di sicurezza che dalla scuola porta alla palestra.
«Per questa tranche di lavori», ha aggiunto Seccia, «sono stati messi in bilancio 100mila euro con un emendamento che ho proposto alla scorsa amministrazione di centrosinistra, poi votato in aula per consentire di mettere a norma la scala interna».
«Siamo soddisfatti anche per le attività commerciali della piazza», hanno evidenziato Rapposelli e Pastore, «che potranno ritrovare nuova linfa grazie al ritorno dei bambini. Non era accettabile che San Silvestro non potesse contare sulla sua struttura scolastica».
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