Semina il panico nella stazione ferroviaria: «Ho una bomba»

Paura stamattina a Pescara, un uomo dice di voler saltare in aria: viene immobilizzato, è un falso allarme

PESCARA. A pochi centimetri dai binari della stazione centrale, ha cominciato a dimenarsi e ad urlare, sotto gli occhi dei passeggeri. Diceva di volersi uccidere e nello stesso tempo annunciava di avere con sé un ordigno esplosivo. «Non vi avvicinate, ho una bomba», continuava a dire. Il terrore si è diffuso in una manciata di secondi e subito l'allarme è arrivato agli agenti della polizia ferroviaria che sono riusciti a gran fatica a bloccare l'uomo e alla fine lo hanno arrestato. Non è stata un'impresa semplice perché l'aspirante suicida si è opposto con tutte le sue forze e nel timore che commettesse un gesto sconsiderato, come purtroppo se ne sono visti in passato, è stato necessario interrompere la linea ferroviaria, in un orario (erano quasi le 9) in cui diversi treni regionali transitano per Pescara centrale. Alla fine Raffaele D'Incecco, 53 anni, volto noto da tempo agli investigatori locali, è stato costretto ad arrendersi. A forza, e con le manette, è stato bloccato e condotto negli uffici della Polfer dove è stato ascoltato dal personale diretto da Davide Zaccone. Ha spiegato cosa lo tormenta e le sue rivelazioni hanno subito fatto scattare gli accertamenti, con il coinvolgimento del personale della questura. D'Incecco non è nuovo ad episodi clamorosi. Nel 2001 ha sequestrato, in Comune, l'allora segretaria del sindaco, a giugno 2012 si è presentato in via Conte di Ruvo con una pistola tra le mani identica a quella della polizia (si è scoperto solo dopo che era un'imitazione) e probabilmente aveva intenzione di rapinare la banca Tercas, per cui la strada è stata bloccata per una ventina di minuti.

(f.b.)