16 giugno

Oggi, ma nel 1846, a Roma, nel secondo giorno di conclave, al quarto scrutinio, veniva elevato sul soglio pontificio il cardinale Giovanni Maria Mastai-Ferretti, di 54 anni, originario di Senigallia, reputato un moderato rispetto all’alternativa rappresentata dal conservatore Luigi Lambruschini, segretario di Stato uscente, come primo provvedimento papalino in qualità di Pio IX, successore di Gregorio XVI, il 16 luglio, a distanza di un mese dall’elezione, concederà l’amnistia per i rati di natura politica.
Gli amnistiati, da cui saranno esclusi i dipendenti statali, gli ufficiali e gli ecclesiastici, ammonteranno complessivamente a 894, di cui solo 564 firmeranno la promessa di fedeltà al Santo padre (nella foto, particolare, un esemplare del fazzoletto in lino fatto realizzare espressamente per celebrare l’amnistia, dalla Manifattura Romana, con l’effige sormontata dalla scritta “Pio IX a’ suoi fedelissimi sudditi salute ed apostolica benedizione”, seguito dal testo della concessione del 1846 ai condannati per reati non comuni, custodito nel Museo civico del risorgimento di Bologna “Casa Carducci, catalogato come area 3, vetrina 6, numero 3.8 dei Beni culturali nazionali).
Tale mossa strategica d’avvio del pontificato conferirà al successore di San Pietro, che sarà ricordato soprattutto come l’ultimo Papa re fino alla breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 da parte dei bersaglieri del 12° battaglione, la connotazione di "liberale" e lo renderà estremamente popolare come capo supremo della Chiesa persino quando, il 21 agosto 1871, non accettando la Legge delle guarentigie, si dichiarerà prigioniero politico rispetto al sovrano sabaudo Vittorio Emanuele II a capo del neonato regno d'Italia.