Sicurezza, il caso in consiglio: convocati prefetto e questore

L’8 settembre il dibattito dopo le aggressioni sulla riviera e l’omicidio lungo la strada parco Il Pd: «In aumento i casi di criminalità». Masci pronto a rilanciare l’appello al ministro Lamorgese
PESCARA. “Problemi di sicurezza pubblica e degrado urbano nella città. Quali risposte dalle istituzioni”. Si parlerà di questo il prossimo 8 settembre, dalle ore 16, durante una seduta straordinaria del consiglio comunale richiesta dall’opposizione dopo l’omicidio del 1° agosto scorso al bar lungo la strada parco quando è stato ucciso l’architetto 66enne Walter Albi e ferito l’amico ex calciatore Luca Cavallito, 49 anni, ancora in ospedale. Sempre su richiesta della minoranza sono stati invitati il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il questore Luigi Liguori, il comandante della polizia municipale Danilo Palestini e «i parlamentari della città di Pescara», quindi i senatori Luciano D’Alfonso del Pd e Nazario Pagano di Forza Italia, entrambi in scadenza di mandato ed entrambi ricandidati alle elezioni del prossimo 25 settembre, e i deputati Gianluca Vacca di Impegno civico, anche lui in corsa, e Andrea Colletti del gruppo misto, l’unico non candidato.
«PIù CRIMINALITà» «Nell’ultimo anno», recita la richiesta dei consiglieri del Pd e centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Marinella Sclocco, Mirko Frattarelli e Giovanni Di Iacovo, «sono aumentati i casi di criminalità quotidiana nonché gli episodi di degrado urbano ed i cittadini sono esasperati da tale escalation». Un anno di sangue: il 10 aprile scorso, domenica delle Palme, in un ristorante di piazza Salotto, il cuoco Yelfry Guzman Rosado, 23 anni, è stato ferito a colpi di pistola da un cliente in preda alla rabbia per gli arrosticini troppo poco salati e si è salvato per miracolo; il 5 giugno il buttafuori di un locale della riviera è stato colpito alla gola con un cacciavite da un cliente respinto; il 30 luglio scorso, un’altra lite sulla riviera è finita a colpi di mazza da baseball con un 38enne ricoverato in ospedale; il 31 luglio, nella notte in centro, una discussione per una ragazza è sfociata nel pestaggio di un 22enne; il 1° agosto l’agguato mortale tra la gente che passeggia sulla strada parco all’ora di cena. Nei giorni scorsi, poi, due video diventati virali hanno documentato due aggressioni ai danni di due donne, la prima in una palestra e l’aggressore è stato arrestato, la seconda davanti a un bar.
Lite PRECEDENTE Non è la prima volta che il tema della sicurezza è al centro della polemica politica: nel 2019 un altro consiglio straordinario si svolse in piazza Santa Caterina, considerato «luogo simbolo del degrado». «In tale sede, alla luce dei numerosi episodi di criminalità verificatisi, presentammo un ordine del giorno finalizzato a richiedere un intervento del ministero dell’Interno per inviare più personale e mezzi per le forse di polizia. La richiesta», ricorda l’opposizione, «fu respinta dalla maggioranza e ad oggi si rende quanto più necessario un intervento».
CONTROMOSSA DI MASCI Dopo il delitto di Albi, Masci ha lanciato il suo appello al ministro Luciana Lamorgese chiedendo «una rapida reazione delle istituzioni che deve andare ben oltre la condanna, lo sconcerto e il dolore». E poi una maggiore presenza di pattuglie: «Ho più volte sollecitato l’attenzione degli organismi competenti a tenere alta la soglia dell’attenzione per impedire infiltrazioni della criminalità organizzata e tracimazioni di quella comune, proprio con la finalità di mantenere la coesione sociale e il senso di appartenenza nel segno dell’onestà. Mi sono sempre sentito opporre le carenze di personale e di risorse, ostative rispetto a un più concreto e capillare controllo del territorio che sia tanto “visivo” quanto effettivo. Attorno agli elementi delle competenze, delle responsabilità e della prevenzione ruotano il presente e il futuro di Pescara, una città che nella bella stagione triplica le presenze, e che vive giorno e notte per le sue offerte di intrattenimento, culturali e di eventi». E in consiglio Masci rilancerà la sua richiesta a Lamorgese. Ricordando però un passaggio: «Il sindaco, nonostante sia sempre e comunque il terminale delle istanze dei cittadini, non possiede il potere e le facoltà di una supervisione totale e impermeabile in materia di sicurezza». Un messaggio anche per l’opposizione? Ma il rischio che la discussione, a poco più di due settimane dal voto, degeneri in una tribuna politica c’è. E qualcuno, tra le autorità, potrebbe disertare lasciando il palcoscenico del consiglio ai politici.