colpo in via elettra 

Sorpresi a rubare al palasport: arrestati, tornano subito liberi

PESCARA. I ragazzini si stavano allenando dentro al palazzetto dello sport di via Elettra. I due ladri sono entrati, hanno frugato nelle tasche delle giacche, e poi sono fuggiti con poche decine di...

PESCARA. I ragazzini si stavano allenando dentro al palazzetto dello sport di via Elettra. I due ladri sono entrati, hanno frugato nelle tasche delle giacche, e poi sono fuggiti con poche decine di euro, ma l'allenatore e il preparatore atletico si sono accorti che qualcosa non andava e hanno inseguito i due balordi, facendo intervenire la polizia che li ha individuati, fermati e arrestati. I due ladri sono S.G. e F.P., di 43 e 38 anni, di origine napoletana ma domiciliati a Montesilvano, tornati in libertà ieri mattina, dopo la convalida dell'arresto da parte del giudice Scalera. Entrambi sono stati sottoposti all'obbligo di firma. Accade tutto nel pomeriggio di martedì. All'interno del palazzetto dello sport è in corso l'allenamento di una squadra di minorenni che, ovviamente, hanno lasciato le giacche nello spogliatoio prima di raggiungere il campo per giocare.
Nella struttura, inaccessibile a chi non fa parte della squadra, si intrufolano i due sconosciuti e li nota subito uno dei giovanissimi atleti. I due balordi si dividono: uno entra nello spogliatoio e l'altro resta nel corridoio. Quando i responsabili della squadra gli chiedono ragione della sua presenza lì, inventa una scusa. Dice, cioè, di voler prenotare un campo per giocare a calcetto ma appare poco credibile, perché campi del genere non ce ne sono e la pandemia impedisce l'accesso al palazzetto. Poi esce dall'impianto. Negli istanti successivi l'altro l'uomo, quello entrato nello spogliatoio, fa per allontanarsi dalla struttura ma viene fermato sempre dal personale della squadra che vuole vederci chiaro. Anche lui inventa la prima cosa che gli passa per la testa e dice di attendere un impiegato del palazzetto. Ma neppure lui viene creduto. Anzi, i ragazzi vengono subito invitati a controllare se dallo spogliatoio sia stato rubato qualcosa e basta poco, il tempo di guardare nelle tasche delle giacche e dei vestiti, per realizzare che sono sparite alcune decine di euro, circa 35.
E così parte la richiesta di intervento alla sala operativa della questura, che raccoglie telefonicamente alcune informazioni utili per riconoscere i due ladri: uno indossa un giubbotto color senape e un cappello rosso e l'altro ha una giacca a quadri rossa e nera. Allenatore e preparatore atletico non li perdono un attimo di vista: li raggiungono fuori al palazzetto, dove i due si sono riuniti, e li inseguono fino alla zona del Tribunale, continuando a dare informazioni alla polizia sugli spostamenti della coppia. Gli uomini della squadra volante intercettano i presunti ladri e li bloccano: una pattuglia segue i due, l'altra li anticipa, nel corridoio che collega via Falcone Borsellino al parcheggio di via Lo Feudo. Uno dei due uomini si disfa di un involucro, lo getta in un'aiuola, e poco dopo i poliziotti scopriranno che si tratta di due banconote, da 10 e 5 euro, rubate al palazzetto. La coppia viene arrestata per furto aggravato (il pm è Andrea Di Giovanni). Ieri la convalida, alla presenza dei difensori, gli avvocati Pasquale D'Incecco e Giancarlo D'Angelo, e la misura dell'obbligo di firma. Il denaro recuperato è stato restituito.
Flavia Buccilli