Sotto sequestro i vestitini per bambini  

Da un ambulante di via Pepe che vende abiti contraffatti, la finanza scopre grossista e produttore cinesi: tutti denunciati

PESCARA. Da una bancarella del mercato di via Pepe di Pescara, dove la merce era esposta, a un laboratorio di produzione a Terzigno, in provincia di Napoli, dove i capi di abbigliamento con marchi contraffatti venivano prodotti e poi smistati in tutta Italia. Si è snodata tra l’Abruzzo e la Campania e si è conclusa con il sequestro di oltre diecimila pezzi, per lo più articoli elettrici, ma anche capi di abbigliamento, l’ultima operazione dei militari del Nucleo di polizia economico finanziaria del capoluogo adriatico nell’ambito di “Natale sicuro”, il piano di azione avviato già da qualche settimana dal comando provinciale delle Fiamme gialle, coordinato dal colonnello Antonio Caputo. È cominciato tutto dal mercato di via Pepe, dove sono stati già eseguiti altri sequestri. Durante un controllo è emerso che un ambulante trentenne pescarese aveva messo in vendita abbigliamento per i bambini con loghi e marchi contraffatti: tutto vestiario alla moda, visto che riportava i personaggi del momento, tra cartoni e videogiochi, da Super Mario Bros a Minecraft, da Bing a Spiderman, fino a Squid game. La merce è finita sotto sequestro, l’ambulante è stato denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi ed è cominciato il lavoro per ricostruire la filiera del falso. I finanzieri sono arrivati nel Napoletano e hanno controllato un grossista di capi di abbigliamento, un opificio situato a Terzigno e un magazzino dove è stato trovato anche del materiale elettrico non sicuro. Attività riconducibili a tre cittadini cinesi che sono stati denunciati per frode nell’esercizio del commercio e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. La merce, è stato accertato, veniva mischiata ai capi originali, per sviare i controlli, e poi spedita in tutta Italia. (f.bu.)