Spaccio di droga in famiglia: arrestati zio e nipote. Nei guai anche un 17enne: aveva 7mila euro in contanti

Pescara: udienza di convalida per un 38enne e un 16enne, che sono stati arrestati dalla polizia. Ecco tutti i dettagli dell’operazione
PESCARA. Il fortino della droga allestito direttamente dentro casa e un giro di affari che si basava su un rapporto familiare. Mentre due amici del nipote, appena 16enne, erano in giro con il borsello pieno di soldi e droga a spacciare, in casa lo zio 38enne trattava e organizzava appuntamenti e vendite, anche alla luce del sole. E a scoprirli, poco dopo le 8 di mattina, sono stati proprio gli agenti del Reparto di prevenzione e crimine della questura pescarese, insieme agli agenti della squadra volante diretti dal dirigente Pierpaolo Varrasso.
Nei guai è finito anche un altro giovane di 17 anni, pescarese, amico del 16enne che con molta probabilità si era aggiunto al giro per l’appetito dei soldi facili. Dalle piazze di spaccio la polizia ha così tolto altri due chili di hashish e oltre 7mila euro in contanti, con molta probabilità il guadagno dell’ultima vendita dei giovanissimi, prima di essere avvistati e scoperti dai poliziotti. Questa mattina, all’Aquila e a Pescara, sono in programma le udienze di convalida degli arresti.
L’AVVISTAMENTO – A mandare all’aria il piano della famiglia sono stati i movimenti sospetti di due giovanissimi, un 17enne ora finito in arresto e un 20enne, avvistati dai poliziotti sotto un palazzo di piazza 4 Novembre, nel quartiere Zanni. A distanza, gli agenti hanno prima osservato i loro movimenti. Entrambi erano appena usciti dal portone del palazzo e cercavano di allontanarsi. Ma i giovani non si erano accorti degli appostamenti della polizia. Senza perderli di vista, i poliziotti li hanno seguiti, fino a bloccarli.
Alla vista della polizia entrambi hanno iniziato ad agitarsi, mostrandosi nervosi e sospettosi. Durante la perquisizione in strada, i poliziotti hanno trovato addosso al 17enne 7mila euro in contanti nascosti all’interno di un borsello e tre panetti di hashish, per un peso complessivo di tre etti. È andata meglio invece, all’amico 20enne, risultato anche lui residente a Pescara, poiché al momento della perquisizione non aveva né droga né soldi sospetti addosso.
LO ZIO IN CASA – Gli agenti hanno quindi approfondito la perquisizione e si sono fatti portare dai due ragazzi, già scoperti, nell’appartamento del palazzo da cui erano appena usciti. Ed è in casa che i poliziotti hanno scoperto un volto già noto delle piazze di spaccio, 38 anni, di Pescara, in precedenza già nei guai per droga. A finire nei guai anche il nipote 16enne, risultato essere amico dei due giovani bloccati poco prima sotto il palazzo. Nell’appartamento, per proseguire a fondo la perquisizione, la polizia ha richiesto l’intervento anche dell’unità cinofila della Guardia di finanza.
È stato quindi facile arrivare subito ad uno zainetto nascosto in una camera che all’interno custodiva altri panetti di hashish per un totale di due chili. Ma non solo: all’interno dell’appartamento è stato trovato anche tutto il materiale necessario per il confezionamento e la suddivisione della droga. Sotto sequestro anche un bilancino di precisione e un coltello usato per tagliare i panetti di droga.
GLI ARRESTI – Al termine degli accertamenti su disposizione del pm Rosangela Di Stefano sono scattati gli arresti per zio, nipote e per il suo amico 17enne. Zio e nipote, assistiti dall’avvocato Gianluigi Amoroso, sono stati portati rispettivamente al carcere San Donato di Pescara e al centro di prima accoglienza dell’Aquila. Il 17enne, assistito dall’avvocato Giovanna D’Angeli, è stato invece portato in un centro a Roma. Per tutti e tre oggi è fissata l’udienza di convalida dell’arresto.
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