Gli operatori del soccorso a Roccamorice

ROCCAMORICE

Speleologi nella grotta: ritrovato morto il terzo uomo / VIDEO E FOTOGALLERY

Tragico epilogo dell'operazione di soccorso: recuperato il corpo di A.C., 30 anni, geologo originario di Arielli, dello Speleoclub Chieti

ROCCAMORICE. Alle 3.30 di questa notte i soccorritori hanno raggiunto il corpo senza vita della terza persona rimasta intrappolata nella cavità di Roccamorice  (Pescara), a circa 70 metri dall'ingresso della grotta. In accordo con il magistrato di turno, si è proceduto da pochi minuti al recupero. Ieri sera, operatori del soccorso alpino e speleologico e vigili del fuoco avevano tirato in salvo gli altri due speleologi bloccati da una piena alle falde della Maiella pescarese.  Le operazioni sono proseguite per tutta la notte con la speranza di poter salvare anche il terzo componente _ originario del Chietino, A.C., 30 anni, di Arielli (Chieti), geologo dello speleoclub di Chieti_  di un gruppo di cinque persone che hanno partecipato alla spedizione di Roccamorice, ma non c'è stato nulla da fare. La grotta è stata interessata da un forte allagamento, l'intervento è andato avanti in condizioni complicate.

LE OPERAZIONI NELLA GROTTA: GUARDA IL VIDEO

Il drammatico recupero degli speleologi
Roccamorice: le operazioni del soccorso alpino e dei vigili de fuoco nella grotta della Risrogenza. Uno dei tre speleologi è disperso

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Alanno e dalla sede centrale di Pescara hanno inviato pompe di sollevamento acqua e gruppi elettrogeni per prosciugare i passaggi allagati. La zona è stata illuminata dalle fotoelettriche. Sul posto sono arrivati dal Lazio e dalla Campania gli speleosub del vigili del fuoco con particolari attrezzature per raggiungere la persona rimasta bloccata all’interno. Un funzionario dei vigili del fuoco di Pescara ha coordinando i soccorsi con la supervisione della prefettura.

I due speleologi tratti in salvo, entrambi di Ancona, sono stati trasportati dal 118 all'ospedale di Pescara. Al momento del recupero erano molto provati, ma in buone condizioni fisiche. Il gruppo di speleologi, che tra l'altro aveva allestito un piccolo campo per le esplorazioni, era composto da cinque persone. A lanciare l'allarme sono stati un uomo e una donna che erano all'esterno della grotta e che si sono subito accorti che c'era stata una piena. Hanno così lanciato l'allarme. La zona interessata dai soccorsi si trova a circa due chilometri dal centro abitato di Roccamorice, alle pendici della Majella

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La cavità, in fase esplorativa, presenta parti strette e allagate. I tre erano rimasti bloccati oltre un sifone (passaggio allagato) che si è riempito a circa 70 metri dall'ingresso della grotta. Attivate le commissioni speleosubacquea e disostruzione del soccorso alpino Cnsas per facilitare il passaggio nelle zone allagate. Presenti alle operazioni di soccorso la XV Zona Speleo del Cnsas coadiuvata dalla controparte alpina, oltre ai mezzi del 118: Sul posto le ambulanze del 118 di Scafa e della Life. Operativo anche un elicottero dei vigili del fuoco.

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