Spoltore, la procura chiede i domiciliari per Ranghelli e Fiore. Il gip dice no

7 Novembre 2011

Il gip Sarandrea: restano gravi indizi di colpevolezza ma visto che Ranghelli si è dimesso non ci sono più le esigenze cautelari. La procura vuole il sequestro dell'immobile

SPOLTORE. La procura di Pescara ha chiesto l'arresto ai domiciliari per l'ex sindaco di Spoltore Franco Ranghelli e per l'imprenditore Giancarlo Fiore, titolare del CityModa, ma il gip Gianluca Sarandrea ha bocciato le richieste. In merito agli arresti, allo stato attuale per il giudice non sussistono le esigenze cautelari, in quanto Ranghelli si è dimesso da sindaco, anche se, secondo il gip, a carico dei due indagati permangono "gravi indizi di colpevolezza". Per quanto concerne il centro commerciale CityModa di Santa Teresa di Spoltore, la procura ha chiesto il sequestro preventivo dell'immobile ma per il giudice non è accertato che la struttura sia stata realizzata senza le norme di agibilità previste dalla legge pur non essendo in possesso di tutte le autorizzazioni previste. Per il sequestro del complesso, il pm Gennaro Varone ha presentato, oggi stesso, richiesta di appello. L'indagine su CityModa è un altro filone dell'inchiesta sul presunto malaffare di Spoltore che, nel luglio scorso, portò all'arresto ai domiciliari di Ranghelli, dell'ex presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Marino Roselli e del vice presidente di Ecologica srl Luciano Vernamonte.