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Studente 17enne inventa la app gratuita che analizza l’inquinamento

Attraverso l'applicativo "Aura monitor Abruzzo" si hanno in diretta i monitoraggi dell'Arta sulla qualità dell'aria lungo le strade della città. E' disponibile sullo store di Google Play dal 12 febbraio scorso

PESCARA. La prima app, completamente gratuita, che permette di monitorare la qualità dell'aria lungo le strade della città, grazie a un semplice click sul proprio smartphone è disponibile sullo store di Google play dal 12 febbraio scorso. L'applicazione si chiama "Aura monitor Abruzzo" e l'ideatore è Michelangelo Morrillo, uno studente di 17 anni dell'istituto superiore Volta.

«È iniziato tutto come un gioco», racconta lo studente con la passione per i programmi informatici, «un giorno io e mio padre ci siamo imbattuti nel sito Internet dell'Arta e abbiamo notato le schede che riportano, quasi in tempo reale, i dati sull'inquinamento atmosferico raccolti dalle centraline delle principali strade della nostra città. È stato allora che ci è venuto in mente di brevettare un sistema più semplice e intuitivo che permettesse alle persone di riuscire ad accedere a questi dati in maniera agevole e ad accorgersi così che la qualità dell'aria che respiriamo, specialmente in alcune zone, non è affatto buona».

Il termine «aura» deriva dal latino e significa, appunto, aria. L'app «Aura monitor Abruzzo», disponibile solo per smartphone che utilizzano il sistema operativo Android, è stata sviluppata dal giovane studente in una sola giornata e riporta i dati messi a disposizione dall'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) della Regione Abruzzo. Chi scarica l'app sullo smartphone ha la possibilità di scegliere la città di proprio interesse e riceve gli aggiornamenti sulle ultime rilevazioni.

Inoltre, grazie a una notifica, può essere avvisato in tempo reale quando una centralina supera i limiti previsti dalla legge.

È possibile anche rilevare la sintesi dei dati disponibili nelle ultime 24 ore, con il relativo giudizio della qualità dell'aria che va dal colore blu (qualità dell'aria buona), al verde (qualità dell'aria accettabile), al giallo (qualità dell'aria scadente) e al rosso (qualità dell'aria pessima).

Attraverso il codice dei colori è possibile conoscere anche i singoli valori dei vari inquinanti che superano i limiti di legge. «L'ho sviluppata in un solo giorno», dice il giovane studente, «esclusivamente per scopi educativi e per sensibilizzare i cittadini abruzzesi all’'uso di mezzi di trasporto ecologici quando i valori oltrepassano i limiti di legge».

Ma la app comporta anche qualche piccolo guadagno all’inventore. «Guadagno qualcosina grazie alle pubblicità, non invasive, che appaiono a chi scarica la app», rivela, «ho la passione per l'informatica e Aura non è la mia prima app per Android che ho realizzato. In passato ho creato “Pescarabus” che permette di visualizzare gli orari e le tratte degli autobus. Mentre “Prenotazionionlineiisvolta” è stata creata per me e tutti i miei compagni di scuola, per consentirci di ordinare la merenda al bar della scuola direttamente dal cellulare, senza più dover fare la fila».

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