Subito la mini Imu, un terzo d’Abruzzo chiamato a pagare

Il 24 gennaio la scadenza per la prima casa. L’imposta in 83 Comuni, Teramo unico capoluogo

PRIMA SCADENZA 2014 Aliquote variate, rendite catastali da recuperare, regole e scadenze per cui non è mai detta l’ultima parola: la tassazione sulla casa sta facendo venire le vertigini a molti. La novità di lasciare ai Comuni mano libera sulla Tasi (una delle tasse sugli immobili) sta complicando ancor di più un rompicapo già contorto. E nuove formulazioni sono attese anche sul metodo di calcolo della Tari, la tariffa sui rifiuti. Ci sono ancora diverse questioni aperte, dunque. Ma anche una scadenza imminente, a cui dedichiamo il servizio principale di questa settimana: la mini Imu che interessa 83 Comuni, per 400mila abitanti, quasi un terzo dell’Abruzzo.

LA MAPPA Ecco dove si paga la mini Imu

Scadenza: 24 gennaio, venerdì. È questa la data entro la quale si deve versare la cosiddetta mini-Imu, introdotta alla fine dello scorso anno dal governo. La devono pagare i possessori di immobili adibiti ad abitazione principale, con relative pertinenze, che si trovano in quei comuni in cui, tra il 2012 e il 2013, l’amministrazione ha innalzato l’aliquota per il calcolo dell’imposta rispetto all’aliquota base fissata dallo Stato al quattro per mille. Esistono poi detrazioni spettanti alle varie categorie di contribuenti che possono a seconda dei casi ridurre sensibilmente o annullare l’importo del versamento e categorie di immobili esentate da questa mini-imposta: i fabbricati di categria A/1, A/8, e A/9 (immobili di pregio che già hanno pagato), immobili appartenenti a coope edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, immobili assegnati dagli istituti di case popolari ed enti di edilizia popolare.

TRENTA EURO IN MEDIA. Saranno giorni di lavoro di grande lavoro per i centri di assistenza fiscale e commercialisti. Soprattutto nelle realtà più grandi, come Teramo capoluogo, Vasto, Lanciano, San Salvo. «Quanto si paga in media? In questi giorni sto vedendo molti 27 o 28 euro – raccontano da un Caf Cisl – ma certo poi dipende dal valore dell’abitazione: c’è anche gente che deve pagare sessanta o settanta euro».

CONSULENTI AL LAVORO. Calcolare la mini-Imu da soli si può (più avanti spieghiamo le regole, attraverso ilcentro.it si può utilizzare un calcolatore gratuito) ma se non si è sicuri è meglio farsi aiutare. I Caf sono a disposizione. Poi. naturalmente, ci sono i commercialisti e altri consulenti fiscali e anche qualche Comune sta attrezzando degli sportelli in cui fornisce una consulenza gratuita.

COME SI PAGA. Una volta saputo l’importo da pagare, non resta che procurarsi un modello di pagamento F 24 (si scarica anche dal sito dell’agenzia delle Entrate) compilarlo e presentarsi a pagare negli uffici postali o nelle filiali bancarie.

CALCOLO FAI-DA-TE. Ma come si calcola la mini-Imu? Iniziamo col dire che l’importo corrisponde al 40% della differenza tra l’Imu 2013 calcolata con la maggiorazione decretata dai singoli Comuni, e l’Imu standard. Dunque, una volta accertato che il proprio Comune è tra gli 83 d’Abruzzo chiamati a pagare, ecco quattro la procedura in quattro fasi. Primo, bisogna ricavarsi la rendita catastale, trascritta nel rogito o che può essere individuata anche attraverso visura catastale. La rendita deve essere rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente per le abitazioni che è pari a 160. Secondo passaggio, trovare l’Imu standard, quella al 4 per mille: moltiplicate la rendita rivalutata per 4 e dividete il risultato per mille; sottraete duecento euro di detrazioni standard per la prima casa (più le altre, se esistenti, per figli a carico, pari a 50 euro per ogni figlio convivente minore di 26 anni) e otterrete l’Imu standard. Terzo passaggio, calcolare l’Imu dovuta nel 2013 sulla base dell’aliquota stabilita dalla propria amministrazione comunale. E siamo all’ultimo passaggio: per conoscere l’importo della mini Imu da versare, bisogna calcolare prima la differenza tra l’Imu dovuta secondo l’aliquota comunale e quella standard, e poi calcolare il 40% di questa somma.

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