Superenalotto, festa a Pescara: vinti 2 milioni e mezzo di euro

Scheda da 10 euro del sistema Storno regala 685mila euro a testa a tre clienti di Pescara, Sambuceto e Città Sant’Angelo

PESCARA. Maxi vincita da due milioni 550 mila euro nell’area metropolitana dove tre giocatori, in tre diverse ricevitorie, hanno centrato il 6, all’estrazione del Superenalotto di sabato, con una schedina da dieci euro. Tanto era il costo di ognuna delle 56 quote del sistema integrale Storno allestito dalla Sisal nella bacheca dei sistemi (a cui attingono le singole ricevitorie) e che, a ognuno dei tre fortunati ha fruttato 685 mila euro. Merito della fortuna, ma anche dell’occhio lungo di chi ha proposto quelle quote alla propria clientela. In questo caso Mauro Isidoro, dell’omonima tabaccheria di via del Santuario, all’inizio dei Colli di Pescara, Filippo Cellinese della tabaccheria Cellinese di viale Matrino, a Città Sant’Angelo, e Gianmarco Palumbo del Lavazza-Point di via Mazzini, a Sambuceto. È proprio quest’ultimo a raccontare l’incontro ravvicinato con il fortunato cliente che sabato sera, rivolgendosi ai ragazzi dietro al bancone, si è presentato dicendo: «Guardate un po’ questa schedina. Mi sa che ho vinto». Un 50enne di Sambuceto a cui, dopo la strisciata del tagliando, è stata confermata la felicissima vincita di 685mila euro netti, 6 per cento di tasse per lo Stato già detratte. Una conferma che è bastata per farlo andare via in tutta fretta, salutando felice e promettendo di tornare per festeggiare. Un cliente che i ragazzi del bar conoscono di vista perché di tanto in tanto frequenta il locale: «Non è una persona facoltosa», dicono, «ma un uomo al quale i soldi vinti potrebbero fare davvero comodo». È una prima vincita anche per il Lavazza Point, il locale inaugurato da poco e gestito daGianmarco Palumbo, appena 23 anni, con la moglie Piera Santoleri e i collaboratori Daniela, Davide e Ylenia. È stato il giovane titolare a condurre per mano il fortunato giocatore. «Era verso l’ora di pranzo», racconta Palumbo, «nel bar c’era poca gente. Stavo controllando la bacheca della Sisal per vedere se c’erano sistemi che mi ispiravano e in quel momento è arrivato questo cliente per giocare e gli ho proposto lo Storno, che mi piaceva. Lui all’inizio era scettico a spendere 10 euro, poi però mi ha dato l’ok». Quando la sera il 50enne è tornato al bar per verificare il biglietto con la sestina vincente (17, 22, 54, 69, 82, 88) non aveva ancora capito di essere uno dei 56 italiani che si sono divisi il montepremi di 40 milioni 700mila euro in palio per il sei al Superenalotto. «Siamo contenti per lui», dice Palumbo, «ma anche per il bar appena aperto».

«Mi auguro che il fortunato sia qualcuno che abbia bisogno», dice da via del Santuario Mauro Isidoro che non ha la più pallida idea di chi possa essere il fortunato cliente. «La ricevitoria è la prima che si incontra salendo ai Colli, c’è tanto passaggio e la zona è molto popolosa. Io me ne sono accorto due giorni dopo l’estrazione, ora mi auguro che il fortunato sia riconoscente. In fondo, la vincita è uscita dalle mie mani».

Gabriella Di Lorito

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