Sventato il rischio di rincari a mensa

Il Comune tranquillizza le famiglie per quest’anno scolastico: per rette e refezione solo aggiornamenti Istat

PESCARA. Gli uffici del Comune rivelano di essere stati subissati di telefonate, in questi giorni, da parte di genitori preoccupati da possibili aumenti di asili e mense scolastiche. Nelle scuole di Pescara si è sparsa la voce, dopo la raffica di nuove tasse varate da giunta e consiglio comunale, dell’arrivo anche di una stangata su rette e prezzi della refezione scolastica. Ma, almeno per ora, questi forti aumenti paventati da alcuni non ci saranno.

Ci saranno, in compenso, piccolissime variazioni in base ai tradizionali aggiornamenti Istat. Lo assicurano gli uffici dell’ente. Così, almeno fino al prossimo maggio, le famiglie dovrebbero stare tranquille. Molto probabilmente, gli aumenti arriveranno il prossimo anno scolastico, quindi, con il bilancio del 2015, perché l’amministrazione comunale sarà costretta a rivedere alcuni servizi a domanda individuale che continuano a lavorare in perdita.

Pochi numeri per comprendere qual è la situazione. Quest’anno il Comune prevede di incassare con le rette degli asili nido 327.821 euro, ma spende più del triplo per il funzionamento di questi istituti, cioè 1.081.742 euro. La copertura tra entrate e uscite è, quindi, di appena il 30,30 per cento. Va un po’ meglio con la refezione scolastica, per la quale l’ente prevede di incassare quest’anno 1.834.584 euro, contro una spesa complessiva di 3.861.499 euro. La copertura tra incassi e spese arriva, dunque, al 47,51 per cento.

Insomma, prima o poi l’amministrazione ci dovrà mettere mano. Per adesso, però, le famiglie non corrono rischi. Le rette degli asili nido a tempo pieno vanno da 100 a 390 euro al mese, a seconda del reddito delle famiglie, con una fascia di esenzione che arriva sino a un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) di 4.900 euro.

Restano più o meno congelati i prezzi per i pasti nelle mense scolastiche. La spesa per ogni pasto è fissata quest’anno a 4,07 euro, contro i 4,03 euro dell’anno scorso. Un mini ritocco dovuto all’aggiornamento Istat. Il metodo di pagamento non cambia: il Comune provvede ad inviare ogni due mesi a casa delle famiglie interessate i bollettini per il pagamento della refezione scolastica. La spesa media è di circa 160 euro ogni due mesi.

Nel frattempo, gli asili comunali continuano a registrare un numero di richieste superiore all’offerta. Per questo anno scolastico sono state presentate 323 domande, mentre i posti disponibili erano appena 151. Questo vuol dire che sono rimasti 172 in lista d’attesa, con la speranza che possa liberarsi qualche posto da oggi sino al prossimo maggio.

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