Tari, code anche ad agosto per il pasticcio dei bollettini

Ancora caos all’ufficio Tributi per richiedere i modelli per pagare la tassa rifiuti Ieri c’erano oltre cento persone. Una contribuente: «Faccio le file dal 24 giugno»

PESCARA. Il pasticcio della tassa sui rifiuti sembra non avere fine. Anche ad agosto, quando gran parte dei cittadini è al mare o in vacanza altrove, l’ufficio Tributi scoppia. Ieri mattina, si sono presentate agli sportelli oltre un centinaio di persone, quasi tutte per gli stessi problemi: i bollettini della Tari.

A distanza di più di un mese dalla scadenza della prima rata e del pagamento in un’unica soluzione, ci sono ancora contribuenti che non hanno ricevuto i modelli F24 per pagare. Venerdì scorso 31 luglio, tra l’altro, è scaduto anche il termine per versare la seconda rata. È questa l’eredità lasciata dall’ex assessore Bruna Sammassimo, che si è dimessa un mese e mezzo fa, al suo successore, l’assessore Adelchi Sulpizio.

Ma ieri si sono messi in fila anche cittadini che hanno ricevuto i bollettini con una serie di errori. È il caso di una signora che non ha voluto dire il suo nome. «È dal 24 giugno che faccio file all’ufficio Tributi del Comune», ha raccontato, «solo oggi, dopo tre ore di fila, i dipendenti sono riusciti finalmente a risolvere il mio problema. Mi avevano inviato bollettini con importi calcolati su quattro componenti familiari, ma noi siamo solo in due».

«Per questo», ha continuato la donna, «avrei dovuto pagare 384 euro, ma io mi sono opposta e ora sono riuscita a far correggere la cifra a 180 euro. Nel frattempo, ho dovuto pagare almeno la prima rata per evitare di incappare nelle sanzioni». Altri contribuenti, invece, non hanno ricevuto proprio i bollettini. «Per venire qui a richiedere i modelli F24 ho dovuto lasciare l’auto in un parcheggio con il ticket», ha rivelato un’altra signora, «ho pagato solo un’ora, ma in fila sono rimasta per tre ore. Adesso, mi toccherà pagare anche la multa». «Ho atteso fino ad oggi, perché mi avevano detto che gli F24 sarebbero arrivati a casa», ha fatto presente un giovane che ha voluto anche lui rimanere anonimo, «adesso mi sono deciso a venire qui per richiederli. Per colpa del Comune dovrò pagare le sanzioni per ritardato versamento». Infatti, ai contribuenti che non hanno versato le prime due rate, oppure non hanno pagato in un’unica soluzione la Tari, verranno applicate le sanzioni. Ma i cittadini non in regola hanno la possibilità di utilizzare il ravvedimento operoso entro un anno che prevede sanzioni notevolmente ridotte. E ieri i dipendenti dell’ufficio Tributi stavano già predisponendo, per alcuni contribuenti, i moduli per richiedere il ravvedimento.

Intanto, si riaprono le polemiche sulla Tari. «La tassa sui rifiuti è sempre più un pasticcio», ha affermato il consigliere di Forza Italia Eugenio Seccia, «bisogna ringraziare i dipendenti comunali che, solo grazie al loro impegno e al loro spirito di appartenenza all’ente, permettono di attenuare le lamentele della cittadinanza. Ad oggi, manca ancora il dirigente ai Tributi: è come se una persona pretendesse di guidare un’automobile con il serbatoio vuoto».

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