Tasi, solo pochi giorni per fare i versamenti

Il termine per la prima rata è fissato al 16 giugno, ma quest’anno le abitazioni principali sono esentate

PESCARA. Oltre all’Imu, entro il 16 giugno si dovrà versare anche la prima rata della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili (polizia urbana, manutenzioni, verde pubblico) in vigore dal 2013. Novità importante quest’anno, perché sono state escluse dall’applicazione della Tasi le unità immobiliari destinate ad abitazione principale del possessore, nonché dell’utilizzatore e del suo nucleo familiare, comprese le pertinenze, cioè cantina (categoria catastale C/2), garage (C/7) e sottotetto (C/8). In caso di immobile in locazione, non è più dovuta l’imposta dagli occupanti o inquilini se l’unità immobiliare è da loro destinata ad abitazione principale.

Si tratta di un risparmio consistente per questi contribuenti. Basti pensare che l’anno scorso per un’abitazione di medie dimensioni, non di lusso, con una rendita catastale di 700 euro, si dovevano versare 253 euro di imposta. Ancora più consistente il risparmio per un appartamento più grande e con maggiori comfort.

Ad esempio, per una casa con rendita catastale di 1.200 euro e un box, con rendita di 250, la Tasi da pagare complessivamente nel 2015 toccava i 631 euro. Quest’anno, quindi, l’imposta viene applicata ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, e ai fabbricati rurali strumentali. La Tasi non è dovuta per il possesso di terreni, aree edificabili, abitazioni principali di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9), fabbricati a disposizione, ad uso produttivo o commerciale, immobili concessi in locazione o comodato.

Il tributo si calcola nello stesso modo dell’Imu. Si determina, innanzitutto, la base imponibile. Si individua la rendita catastale che si può ricavare dall’atto di compravendita dell’immobile o dall’Agenzia del territorio. Questa va rivalutata del 5 per cento. A questo punto, la base imponibile si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata per il moltiplicatore corrispondente alla categoria dell’immobile. Poi, si individua l’aliquota che si deve moltiplicare per la base imponibile. Si ottiene così l’imposta complessiva. Per l’acconto di giugno si deve dividere per due quest’ultima cifra. Il saldo, cioè l’altro 50 per cento dovrà essere versato entro il 16 dicembre. Si può anche versare il tributo in un’unica rata entro il 16 giugno. Il pagamento della Tasi, come per l’Imu, deve essere effettuato in autoliquidazione utilizzando il modello F24, normale o semplificato, o l’apposito bollettino di conto corrente postale. È possibile pagare anche utilizzando i servizi home banking, a disposizione dei clienti delle banche.

Le sanzioni, per chi non dovesse rispettare le scadenze previste per i pagamenti, sono le stesse degli altri tributi locali. Il mancato o il parziale versamento farà scattare una sanzione pari al 30 per cento dell’imposta non pagata. Tuttavia, è possibile mettersi in regola entro un anno utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso, che prevede sanzioni ridotte. (a.ben.)

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