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Taucci: evitiamo populismo e regole che danneggiano
PESCARA. Gianni Taucci, negli ultimi mesi Pescara è stato teatro di diverse aggressioni. Esiste un problema effettivo di sicurezza in città?«Ciò che manca non è la sicurezza, ma la percezione di una...
PESCARA. Gianni Taucci, negli ultimi mesi Pescara è stato teatro di diverse aggressioni. Esiste un problema effettivo di sicurezza in città?
«Ciò che manca non è la sicurezza, ma la percezione di una presenza costante delle forze dell’ordine a presidio. Sebbene i dati parlino di numeri di volanti sul territorio proporzionati alla sua ampiezza e alle presenze nelle grandi città italiane, la percezione della sicurezza tra i cittadini è in realtà bassa. Una presenza maggiore di forze dell’ordine significa un occhio attento su tutte le problematiche che riguardano la sicurezza in città. Il punto debole non è tanto legato a episodi come le aggressioni dell’altra notte, quanto ad altre preoccupazioni, come ad esempio i furti con destrezza che riguardano le attività commerciali o giri di spaccio e loschi affari. Mi auguro, quindi, che l’aggressione avvenuta non produca un populismo verso la movida, e che non sia la scusa per definire nuove regole di vita che invece produrrebbero la morte economica della città».
C’è qualche accorgimento che possono prendere direttamente gli operatori per arginare questi episodi?
«Sicuramente sì, ma è quello che già fanno, ossia evitare di servire alcolici a chi ha già superato i limiti. Tuttavia sempre più spesso molti ragazzi escono portando con loro, da casa, bottiglie di superalcolici. Ritengo quindi che i controlli delle forze dell’ordine del post-serata, dovrebbero essere estesi anche al pre-serata, soprattutto per le fasce molto giovani».
L’aggressione si è sviluppata in un’area parcheggio isolata. Che cosa si potrebbe fare lungo le golene nord e sud per non farle più essere teatro di violenza?
«Potenziare la pubblica illuminazione laddove è scarsa può essere sicuramente un primo passo da fare. E poi andrebbero riproposte delle iniziative vincenti che abbiamo già visto nell’ultimo periodo dell’anno, ovvero la presenza della vigilanza fissa in alcune aree destinate a parcheggio. Un’ipotesi potrebbe essere quella di introdurre un ticket di parcheggio nelle ore serali, e con quei costi finanziare un servizio di vigilanza notturna permanente». (m.pa.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Ciò che manca non è la sicurezza, ma la percezione di una presenza costante delle forze dell’ordine a presidio. Sebbene i dati parlino di numeri di volanti sul territorio proporzionati alla sua ampiezza e alle presenze nelle grandi città italiane, la percezione della sicurezza tra i cittadini è in realtà bassa. Una presenza maggiore di forze dell’ordine significa un occhio attento su tutte le problematiche che riguardano la sicurezza in città. Il punto debole non è tanto legato a episodi come le aggressioni dell’altra notte, quanto ad altre preoccupazioni, come ad esempio i furti con destrezza che riguardano le attività commerciali o giri di spaccio e loschi affari. Mi auguro, quindi, che l’aggressione avvenuta non produca un populismo verso la movida, e che non sia la scusa per definire nuove regole di vita che invece produrrebbero la morte economica della città».
C’è qualche accorgimento che possono prendere direttamente gli operatori per arginare questi episodi?
«Sicuramente sì, ma è quello che già fanno, ossia evitare di servire alcolici a chi ha già superato i limiti. Tuttavia sempre più spesso molti ragazzi escono portando con loro, da casa, bottiglie di superalcolici. Ritengo quindi che i controlli delle forze dell’ordine del post-serata, dovrebbero essere estesi anche al pre-serata, soprattutto per le fasce molto giovani».
L’aggressione si è sviluppata in un’area parcheggio isolata. Che cosa si potrebbe fare lungo le golene nord e sud per non farle più essere teatro di violenza?
«Potenziare la pubblica illuminazione laddove è scarsa può essere sicuramente un primo passo da fare. E poi andrebbero riproposte delle iniziative vincenti che abbiamo già visto nell’ultimo periodo dell’anno, ovvero la presenza della vigilanza fissa in alcune aree destinate a parcheggio. Un’ipotesi potrebbe essere quella di introdurre un ticket di parcheggio nelle ore serali, e con quei costi finanziare un servizio di vigilanza notturna permanente». (m.pa.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.