Il ministro Trenta, al centro, tra Pettinari, Alessandrini e Stella (foto di Giampiero Lattanzio)

PESCARA

Trenta: "Esercito nei quartieri a rischio" / VIDEO

Il ministero della Difesa in città con la candidata Alessandrini (M5s) parla della operazione Strade sicure a Fontanelle e Rancitelli

PESCARA. «Certamente la presenza dello Stato è importante e noi abbiamo parlato con Erika Alessandrini della possibilità che anche qui a Pescara si possa attivare, nelle aree dove è necessario, l'operazione Strade sicure, perché vedere dei militari per strada dà una sensazione diversa ai cittadini, magari qualcuno torna ad abitare qui e si sente lo Stato più vicino».

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Elisabetta Trenta tra i residenti a Rancitelli
Il ministro della Difesa ascolta il disagio di cittadini e famiglie che vivono nei rioni popolari di Pescara (video di Giampiero Lattanzio)

Così il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, oggi pomeriggio a Pescara, nel corso del suo tour nella città adriatica, ha parlato della richiesta della candidata sindaco del movimento 5 stelle, Erika Alessandrini, di attivare nei quartieri cittadin,i più esposti ai fenomeni della criminalità, l'operazione Strade Sicure. Il ministro, in compagnia della stessa Alessandrini e dei consiglieri regionali Domenico Pettinari e Barbara Stella, ha compiuto un giro nei quartieri più a rischio, come Rancitelli e Fontanelle. Si è intrattenuta  a colloquio, per alcuni minuti, con il parroco Massimiliano De Luca, che ha denunciato le gravi condizioni di degrado di Rancitelli, rimarcando che «qui non viene ad abitare più nessuno, le scuole hanno chiuso e c'è abbandono scolastico già alla seconda media». Il ministro ha risposto che «questa è una cosa che succede in molte città, dove le periferie alcune volte diventano un ghetto. Pensare di risolvere le cose soltanto con un maggior numero di forze di polizia» ha aggiunto Trenta «senza compiere contestualmente interventi nel campo della giustizia, perché poi chi delinque viene arrestato e rilasciato, e senza compiere interventi di sviluppo, pensando una nuova collocazione e una nuova funzione per il territorio, difficilmente può produrre risultati, e per questo occorre affidarsi a persone capaci». Strade sicure, nelle intenzioni di Erika Alessandrini, permetterebbe di avere il presidio dell'esercito a Rancitelli-Villa del Fuoco e Fontanelle, proprio «per fronteggiare i numerosi episodi di criminalità, fornire un adeguato sostegno alle altre forze dell'ordine  e tutelare la sicurezza pubblica». Al riguardo, Trenta ha rilevato che «si tratta di un'operazione che non dipende direttamente dal ministero della Difesa, ma da quello dell'Interno, però ne fanno parte i militari e dunque è una cosa che potrebbe essere attivata anche qui, su richiesta del prefetto, della popolazione e della politica». Infine, il ministro ha messo in luce che «inizialmente Strade sicure era un'operazione che anche a Roma non era accettata bene, perché vedere i militari per strada faceva pensare a posti poco sicuri, mentre oggi se non vediamo quei militari per strada ci preoccupiamo perché ci sentiamo un po' meno sicuri»