Truffa e corruzione all'Ato, la procura: D'Ambrosio e altri 14 a processo. Indagato Cordoma

Viaggi privati su auto di servizio, telepass pagati ma anche pranzi e cene catalogati come "spese di rappresentanza": il pm Valentina D'Agostino chiede 15 rinvii a giudizio. Sotto inchiesta anche Angelucci
PESCARA. Viaggi privati su auto di servizio, telepass pagati ma anche pranzi e cene catalogati come "spese di rappresentanza". E' questo, secondo l'accusa, il mondo dell'Ato, l'organo di gestione e controllo del servizio idrico: il pm Valentina D'Agostino ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone tra cui l'ex presidente Giorgio D'Ambrosio, il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma, l'ex sindaco di Francavilla Roberto Angelucci, il segretario generale dell'Ente e della Provincia Fabrizio Bernardini e alcuni dipendenti Ato. Le accuse, a vario titolo, sono di peculato, falso, soppressione di atti, abuso d'ufficio e truffa ai danni dellol Stato. L'ex parlamentare Pd D'Ambrosio è accusato anche di corruzione insieme a Luigi Panzone, professore asssociato di tecnica bancaria alla facoltà di Scienze manageriali della D'Annunzio: per l'accusa D'Ambrosio lo avrebbe pagato per conseguire la laurea in Economia e management. E' stata stralciata la posizione di Pierluigi Caputi, attuale commissario dell'Ato, che va verso l'archiviazione.