Università, scende la scure su borse di studio e alloggi
Dopo l’allarme lanciato dai tre Rettori scendono in campo i Giovani democratici Meno 50 milioni di euro agli atenei: «Marsilio intervenga subito sul governo»
PESCARA. Dal taglio ai fondi per le università alla scure che si abbatterà su borse di studio e alloggi il passo sarà molto breve.
La denuncia arriva dai Giovani Democratici abruzzesi che fanno una doppia richiesta alla Regione e al presidente, Marco Marsilio: schierarsi contro i tagli e mantenere fuori dallo scontro per le poltrone della maggioranza le tre Aziende universitarie per il diritto allo studio (Adsu) dell’Aquila, Teramo e Chieti-Pescara. Che martedì prossimo, in Consiglio regionale, saranno al centro delle nomine per lo spoil system dei nuovi presidenti e Consigli di amministrazione.
«Il governo nazionale sta proseguendo un cammino irresponsabile di definanziamento del sistema universitario, infliggendo un duro colpo non solo agli Atenei, ma anche al futuro di migliaia di giovani studentesse e studenti», esordiscono Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici Abruzzo, e Monaim Mouatamid, Responsabile Università dei GD.
I TRE RETTORI.
Pochi giorni fa, i rettori degli Atenei abruzzesi hanno lanciato un grido d’allarme: i continui tagli al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) stanno creando una situazione insostenibile. La qualità dell’offerta formativa e l’accesso all’istruzione per migliaia di giovani sono ormai a rischio.
Questi tagli, che ammontano a oltre 50 milioni di euro, non sono solo numeri: si traducono in meno borse di studio, meno servizi per gli studenti e, in alcuni casi, perfino nella possibilità di dover ridurre corsi e programmi di laurea.
«Le università pubbliche, motori di crescita economica, culturale e sociale, vengono abbandonate a se stesse, mentre il governo sembra voler favorire l’espansione degli atenei telematici privati», avvertono i due rappresentanti della politica giovanile di sinistra, «come Giovani Democratici, esprimiamo forte preoccupazione e sdegno per questi nuovi tagli che in Abruzzo aggraveranno una situazione già drammatica. Che un anno fa ha visto il 50 per cento degli studenti idonei non poter beneficiare delle borse di studio a causa dell’inadempienza delle Aziende per il diritto allo studio e della mancanza di progettualità nel Bilancio regionale».
GLI ALLOGGI D’ORO.
L'Abruzzo inoltre è tra le ultime regioni in Italia per disponibilità di posti letto in relazione al numero di universitari «e a tale elemento di gravità, si aggiunge l’aumento dei costi per gli alloggi per studenti fuorisede rispetto all’anno precedente: a Pescara + 5 per cento per una stanza singola e +19 per cento per una doppia, mentre a Chieti il prezzo di una doppia è salito addirittura del 23 per cento. Per di più», aggiungono Gileno e Mouatamid, «per ammissione delle stesse Adsu la situazione è insostenibile e il commissario dell’Azienda aquilana, Paolo Costanzi, ha dichiarato che i posti disponibili nel Polo universitario non sono sufficienti (oltre 100 studenti sono rimasti fuori) ed ha chiesto alla Regione di fare di più per garantire alloggi agli studenti».
CARO-TRASPORTI.
«La situazione», proseguono, «è resa ancora più complessa dall'aumento del 20 per cento dei costi del trasporto pubblico, che grava ulteriormente sui bilanci già precari di studenti e famiglie, mettendo a repentaglio anche la possibilità di frequentare le lezioni. Il rischio concreto è che queste politiche portino a una diminuzione della qualità della didattica, a una drastica riduzione dei servizi agli studenti e persino a un possibile aumento delle tasse universitarie, escludendo di fatto chi non ha mezzi economici adeguati».
MARSILIO BATTA UN COLPO.
Questo è il quadro, con tinte scure, tracciato dai Giovani Democratici: «Vogliamo ribadire con forza che l’istruzione è un diritto di tutti, non un privilegio per pochi. E che le Adsu devono essere tenute fuori dalla lotta di potere tra i partiti di maggioranza: c’è bisogno di competenze e professionalità, di donne e uomini che conoscano il sistema universitario, non sono poltrone da spartire». Infine: «Chiediamo alla Giunta Marsilio di fare pressione sul governo centrale affinché si inverta immediatamente questa rotta destinando la giusta attenzione e i dovuti finanziamenti al sistema universitario abruzzese». Marsilio batta un colpo. (l.c.)