Università in lutto: è morta Adriana Carnemolla, è stata docente di Architettura

Pescara, lutto nell’ateneo d’Annunzio: tanti messaggi di cordoglio sui social da parte di colleghi ed ex studenti. Il ricordo di Buonamano
PESCARA. Lutto nel mondo dell’università. Ieri è morta Adriana Carnemolla, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università “Gabriele d’Annunzio”, in pensione da alcuni anni.
Si legge sul sito Paolofusero.it: «Pescarese doc, fu una delle prime matricole della neonata Facoltà di Architettura di Pescara e visse in prima persona la stagione straordinaria degli anni della Tendenza, quando in città approdarono figure importanti dell’Architettura come Aldo Rossi, Antonio Monestiroli, Giorgio Grassi, Agostino Renna, Uberto Siola. Era parte di quel piccolo gruppo di pionieri che fecero della neonata Facoltà un laboratorio di idee, di scoperte e di confronto continuo tra studenti e maestri. Dopo gli anni della formazione e della collaborazione con i grandi nomi della Scuola, Adriana intraprese un lungo percorso di insegnamento, legando il suo nome in particolare alla Scenografia, disciplina che interpretò in senso progettuale e laboratoriale, coinvolgendo studenti ed esperti in un lavoro appassionante e condiviso…. Oggi il Dipartimento di Architettura la ricorda con gratitudine e affetto, per i suoi modi gentili, la finezza intellettuale e la capacità di rendere l’Università non solo un luogo di studio, ma una esperienza collettiva di vita, cultura e relazioni».
Tanti messaggi di cordoglio sui social di colleghi e studenti.
Scrive Oscar Buonamano: “Ciao Adriana. Abbiamo trascorso molto tempo insieme e ci siamo divertiti: architettura, arte, politica. Perfino il teatro, 𝐶𝑒𝑛𝑎 𝑎 𝑟𝑖𝑡𝑚𝑜 𝑙𝑒𝑛𝑡𝑜, prima al 𝐹𝑙𝑜𝑟𝑖𝑎𝑛 𝐸𝑠𝑝𝑎𝑐𝑒 di Pescara, era il 12 dicembre 2010. Sono stato tuo studente all’università, poi assistente e amico. Con Carlo e Gigi e te come guida, abbiamo progettato corsi, preparato lezioni, discusso di architettura, della mancanza sempre più evidente di una direzione politica nello sviluppo della città. Siamo stati una piccola comunità molto coesa: professori, studentesse e studenti uniti dalla passione comune per l’architettura, ma anche dal desiderio di vivere esperienze umane e culturali in modo collettivo. Insieme, appunto. Tanti viaggi – Berlino (prima della caduta del Muro, in autobus) e Barcellona su tutti – in cui questa miscela è stata perfetta: studio, divertimento e amicizia. Sapevi fare gruppo e aggregare. I tuoi capelli perennemente rossi e la tua voce, così riconoscibile e sempre modulata con intelligenza, precedevano i tuoi passi in facoltà. Esigente, ma anche indulgente, hai dato moltissimo alla Facoltà di Architettura di Pescara, che ti deve molto. Quando la maggior parte del corpo docente proveniva da fuori regione – Milano, Roma, Napoli – tu e pochi altri avete rappresentato una pescaresità autentica e necessaria, elevandola ai massimi livelli. Questa, tra le tante cose belle che hai realizzato, è per me la tua eredità più grande: essere rappresentante di una cultura locale senza mai essere provinciale, anzi capace di avvicinare e innalzare la cultura locale a quella globale. In questo sei stata maestra, grazie a una preparazione solida – frutto delle tue due lauree – e a una classe innata. Sei stata un riferimento per molti, lo sei stata sicuramente per me, e continuerai ad esserlo. Ho saputo della tua morte poco fa e mi ha colto di sorpresa, come di sorpresa sapevi cogliermi sempre. Ogni volta che squillava il telefono e leggevo 𝐴𝑑𝑟𝑖𝑎𝑛𝑎 𝐶𝑎𝑟𝑛𝑒𝑚𝑜𝑙𝑙𝑎, pensavo: chissà cosa mi proporrà questa volta. E ogni volta era un’idea diversa. Sei stata un vulcano, di idee e di belle idee. Ti ho voluto bene. Ciao Adriana, professoressa Adriana Carnemolla. È stato bello conoscerti e fare un tratto di strada insieme”.