Vaccini, tra una settimana l’immunità arriva al 70% 

Le somministrazioni non si fermano: prima dose per sette pescaresi su 10 E da agosto i centri vaccinali di Pescara e Montesilvano aperti solo di mattina

PESCARA. Dal 2 agosto le sedi vaccinali di Pescara e Montesilvano resteranno aperte solo la mattina. Non più anche il pomeriggio, come accaduto finora. Ma saranno aumentate le postazioni sanitarie, attualmente 9, per velocizzare la profilassi sanitaria. Il calo delle vaccinazioni, conseguente al quasi raggiungimento dell’immunità di gregge (la prossima settimana la copertura arriverà al 70%, secondo dati Asl), consentirà la riduzione degli orari riservati alle somministrazioni che proseguiranno solo durante la mattinata negli orari tradizionali, 9-13.
Il provvedimento è annunciato da Rossano Di Luzio, coordinatore della campagna vaccinale per le sedi di Pescara, Montesilvano, Spoltore, Penne e Scafa. Le ultime tre chiudono di domenica e già operano a mezzo servizio durante la settimana.
«Dal 2 agosto», spiega Di Luzio, «ridurremo gli orari di apertura dei centri vaccinali di Pescara e Montesilvano, proprio perché il numero delle vaccinazioni è in calo. Gli hub saranno operativi solo la mattina e non più di pomeriggio. Aumenteremo il numero dell postazioni, attualmente 9, proprio per velocizzare la profilassi senza disperdere tempo ed energie profusi dai sanitari Asl, dei medici di famiglia e dei volontari della Protezione civile che finora, per mesi, da gennaio, hanno impiegato tutto il loro tempo a disposizione della comunità, senza mai risparmiarsi».
Spiega, Di Luzio, che «il prossimo fine settimana raggiungeremo il 70% della popolazione vaccinata dai 16 anni in su, per quanto riguarda la prima dose», ovvero, «170mila somministrazioni prima dose e 80mila richiami» per tutte le fasce di età. Al momento sono in calo le somministrazioni agli over 60. A tal proposito la Asl ha organizzato un Open Week con il vaccino Johnson proprio per accelerare la campagna vaccinale e concludere le inoculazioni ai ritardatari over 60.
I numeri sopra citati raccontano di un lavoro straordinario eseguito dai medici, infermieri e farmacisti della Asl di Pescara in collaborazione con il Comune di Pescara che alla fine della campagna vaccinale riconsegnerà il Palafiere alla proprietà privata (la struttura è stata concessa gratuitamente dall’imprenditore Franco Danelli) con la speranza di non dover riaprire i battenti in autunno quando gli effetti del vaccino cominceranno a sfumare e le varianti virali, unitamente alle temperature rigide di stagione, non ci riporteranno ad una condizione di emergenza. «Con il calo delle vaccinazioni e quindi con un abbassamento della pressione sui centri di inoculazione» analizza l’assessore comunale alla Protezione civile, Eugenio Seccia, «andiamo verso la chiusura a metà dei centri della profilassi, solo la mattina e non più anche il pomeriggio. Ancor più se le farmacie territoriali avvieranno la somministrazione vaccinale. È giusto concedere respiro al personale sanitario e ai volontari della Croce Rossa e Protezione civile che in questi 6 mesi non si sono mai concessi una tregua, sempre a disposizione dei cittadini. Speriamo presto in un azzeramento dell’emergenza sanitaria».