È Balotelli il peggiore in campo Si salvano Buffon, Verratti e Barzagli
INVIATO A NATAL. A casa tra rabbia, sfortuna e tanti errori. BUFFON 7. Poteva diventare il simbolo dell’Italia che resiste. Due guizzi da ghepardo nel primo tempo, una parata da fenomeno nella...
INVIATO A NATAL. A casa tra rabbia, sfortuna e tanti errori.
BUFFON 7. Poteva diventare il simbolo dell’Italia che resiste. Due guizzi da ghepardo nel primo tempo, una parata da fenomeno nella ripresa su Suarez. Finisce all’attacco, simbolo della disperazione.
BARZAGLI 6,5. Suarez (giocatore vergognoso, fatelo fuori dal Mondiale) gli scappa un paio di volte ma ci può stare, quando restiamo in 10 diventa il baluardo sui cross. Resta il miglior difensore che abbiamo e, in ottica futura, non è una grande notizia.
BONUCCI 5,5. Tiene la posizione, il suo raggio d’azione è ultra limitato. Nel caos del gol di Godin, ci resta però la sensazione che fosse il suo uomo. Di certo è fuori posizione.
CHIELLINI 6. Tra gomitate, morsi e tackle, tiene botta. Delle tre partite di questo Mondiale, forse è la sua migliore. Gli ultimi minuti li gioca da punta ma lui non riesce a mordere.
DARMIAN 5,5. Gioca 270 minuti (più recuperi) nel Mondiale che pensava di guardare alla tv. Spinge poco e finisce con la lingua di fuori. È l’ultimo dei colpevoli di questa eliminazione.
VERRATTI 7. Il miglior Verratti visto in azzurro. Un po’ mediano, un po’ regista, danza sul pallone ma sa diventare un gigante quando c’è da contrastare. Esce per crampi, sfinito. Da oggi l’Italia è sua. (30’ st Thiago Motta sv. Non è decisamente un talismano o un cornetto rosso: titolare contro il Costa Rica, stavolta entra sullo 0-0 e prendiamo gol. Lo vedi per un paio di rinvii e un aggancio mancato in area).
PIRLO 6. A volte gigioneggia un po’ troppo, perde 3-4 palloni non da lui. Comunque questa squadra sembra disegnata per non sfruttare le sue qualità: nessuno che taglia, nessuno che va in profondità. E così lui continua ad alzare la testa senza vedere mai nessuno che parte. Ultima partita in azzurro. Meritava addio migliore.
MARCHISIO 5,5. D’accordo, l’intervento non era da rosso. Però doveva comunque evitare il fallo, completamente inutile. L’insufficienza è completata da quasi un’ora di partita senza mai accendere la luce.
DE SCIGLIO 5. Di fronte aveva Alvaro Pereira, uno che nell’Inter ha lasciato un ricordo simile a Pistone e Gresko. Onestamente ci aspettavamo qualcosa in più, soprattutto nella spinta. Gli unici cross arrivano negli ultimi 10’, un po’ tardi.
IMMOBILE 5. Brutta bestia l’emozione. Inciampa un paio di volte sul pallone, quando scatta sembra che abbia sulle spalle un frigo. Appena meglio quando restiamo in 10, ma per poco. (26’ st Cassano 5,5. «Siamo in 10 ed entro io a fare la prima punta?», avrà pensato Cassano?. Già, anche perché non ce n’erano altri. Cerca qualche giocata, vivace ma niente più).
BALOTELLI 4. Vai col coro “cosa sei venuto a far”. Atteggiamento irritante, mai una giocata, altro giallo inutile per una ginocchiata a metà campo (sarebbe stato squalificato negli ottavi). Prandelli lo toglie per il rischio del rosso ma anche perché di questo Balotelli è meglio fare a meno. Se l’Arsenal lo trasforma in un campione, fate santo Wenger. (1’ secondo tempo Parolo 6. Brutto segno quando nella partita più importante metti dentro un ragazzo che, poverino, è un gregario anche in serie A. Fa il suo massimo, che non è molto in un Mondiale).
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